Secondo fonti locali il marito era un uomo violento che l'aveva ripetutamente punita e maltrattata in precedenza. L'episodio, di cui non sono chiare le ragioni, ricorda quello emblematico della giovane afghana Aisha a cui fu mozzato il naso dai famigliari (e non dai talebani come si ritenne in un primo momento), e che il settimanale Time scelse come foto di copertina nel 2009 per denunciare la condizione delle donne in Afghanistan. La responsabile del Dipartimento degli Affari femminili di Daikundi, Zakia Rezaye, ha confermato che prima di fuggire il marito di Gul, che ha una bambina di sei anni, ha minacciato di decapitarla e le ha anche strappato le unghie.
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