Ed ecco apparire su eBay una serie di tute protettive contro ogni materiale nocivo, ivi incluso il virus dell’Ebola il cui nome fa “bella” mostra di sé nella didascalia di almeno un centinaio di diversi modelli, con prezzi che variano da 0,99 $ di base d’asta fino a 2.500 $ per le versioni più accessoriate. La sezione è quella che, generalmente, si rivolge ai cosiddetti survivalist o – nella traduzione italiana – sopravviventi. Quelli che a casa hanno lo zaino sempre pronto in caso di pandemie, esplosioni atomiche, cataclismi di ogni genere, apocalissi zombie e così via.
Ma da qualche giorno ci sono anche semplici cittadini allarmati dalle notizie che provengono dal Texas o dalla Spagna e che cominciano a interessarsi a questi kit di protezione, alcuni dei quali – giurano i venditori online – sono gli stessi utilizzati dai medici che stanno combattendo contro il virus nell’Africa Occidentale.
E se su eBay imperversano modelli un po’ datati, magari tirati fuori da qualche magazzino, su Amazon sono in vendita quelli più moderni prodotti dall’Alpha Pro Tech o dalle Lakeland Industries o dalla DuPont, una delle case più impegnate nel settore (quella per intenderci delle tute gialle). Digitando ‘hazmat suit ebola’ (tuta protettiva dall’ebola, in una approssimativa traduzione italiana) compaiono più di 670 risultati a fronte dei 1.900 per il più generico ‘hazmat suit’. Come a dire che il 33% della produzione complessiva di tute protettive si è indirizzata verso la difesa da Ebola o che, in quella che appare purtroppo l’ipotesi più accreditata, così impone il marketing di queste aziende.
Come avvenne con le maschere a gas nei giorni della guerra in Iraq del 1991 (ovviamente non in Israele dove servivano veramente) o con il crollo delle vendite di scarpe con il tacco dopo l’11 settembre, ogni pandemia, ogni tragedia, ogni guerra sembrano avere una ripercussione non solo sui mercati finanziari, ma anche nella percezione dei bisogni e degli acquisti da parte delle persone comuni. A differenza di venti (e più) anni fa però, oggi si è “avvantaggiati” dallo shopping online e dalle offertissime last minute che vendono a soli 15 $ la sensazione (perlopiù infondata) di essere un po’ più al sicuro, in un mondo che di sicurezze ormai ne offre davvero molto poche.
Va detto che alcune di queste tute vengono acquistate anche da chi ne ha veramente bisogno, operatori di organizzazioni non governative impegnate in progetti di aiuto sanitario in Africa e situazioni simili. Ma vederle lì esposte con quella dicitura “Ebola”, aggiunta per renderle più interessanti, accattivanti, appetibili (tutti aggettivi poco adatti al contesto) fa davvero un po’ di impressione.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout