A dare l'allarme sono stati i medici che lo avevano in cura quando si sono resi conto che l'uomo continuava a toccarsi la tempia con il dito indice, replicando involontariamente il movimento per far funzionare le lenti per la realtà aumentata. Quando è entrato in clinica il paziente soffriva di irritabilità e problemi di memoria a breve termine, che non dipendevano dall'alcol, ma proprio dalle lenti Google: a convincere gli specialisti della diagnosi è stato il fatto indossava i Google Glass perfino nei suoi sogni.
Combattere la dipendenza dai nuovi occhiali è stato più difficile che smettere di bere, ha fatto sapere l'uomo, che dopo 35 giorni senza alcol (e senza occhiali) è stato dimesso con condizioni di salute notevolmente migliorate.
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