Un tempo le fettuccine si preparavano rigorosamente a mano: la classica fontana di farina per fare l'impasto e poi iniziava l'impasto con il mattarello. Quel movimento ondulatorio necessario per spianare la pasta ha fatto si che dalle parti della Sabina le fettuccine venissero ribattezzate addiruttura come pasta "a culo se move" e a Frascati come pasta "a zazzica culo". Oggi basta un bimby e una macchinetta per tagliarle, è meno romantico e si perde la ruvidezza del taglio a mano, ma sono sempre buone. Una curiosità: la differenza tra le fettuccine e le altre paste all'uovo sta tutta nelle dimensioni.
I tagliolini non devono superare i 3 millimetri, le fettuccine devono avere uno spessore che va dai 4 ai 6 millimetri, le tagliatelle invece sono leggermente più spesse e vanno dagli 8 ai 10 millimetri, mentre la pappardella supera abbondantemente il centrimetro di spessore. Michele Ruschioni, giornalista, direttore di Braciamiancora e ideatore della formula Home Restaurant a Roma ci racconta aneddoti e curiosità della Fettuccina.
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