L'evento guarda da sempre all'evoluzione della società, ma senza perdere il contatto con la vita di tutti i giorni.
«Le ricerche di clima ci dicono che gli italiani risultano sempre più stanchi e sfiduciati - spiegano dall'associazione - e che ottengono un punteggio molto basso nel grado di fiducia nel sistema per via della percezione di corruzione diffusa e delle diseguaglianze sociali che ne derivano. Quindi c’è una diffusa perdita del senso di felicità riportabile proprio alla scarsa fiducia nel sistema e alla crescente insicurezza economica».
Ma si può misurare la felicità? E come? Ci sono soluzioni per chi rifiuta di essere artefice del proprio destino, calandosi nel ruolo di vittima? Sono alcune delle domande che gli esperti che si confronteranno nei tre giorni di work-shop si porranno, provando a dare delle risposte.
«In Italia, l’Istat ha promosso il Bes - dicono ancora gli organizzatori - un sistema di misura del Benessere Equo e Sostenibile. Non si tratta di un indicatore unico, ma di un approccio basato sulla selezione di 12 dimensioni del benessere (Paesaggio e patrimonio culturale, Salute, Qualità dei servizi, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Ambiente, Ricerca e Innovazione, Istruzione, Politica e istituzioni, Benessere soggettivo, Benessere economico, Relazioni sociali, Sicurezza) e di 134 indicatori». Un primo tentativo di "misurare" quanto si è felici, ma non l'unico.
Le informazioni sul festival sul sito dell'associazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA