Rihanna, arrestato lo zio: vendeva capi contraffatti della sua linea d'abbigliamento

Rihanna
di Giacomo Perra
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Lunedì 27 Novembre 2017, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 14:20

Beffata e tradita: probabilmente si sarà sentita così Rihanna dopo la notizia dell’arresto dello zio Leroy, fermato e poi rimesso provvisoriamente in libertà con l’accusa di aver venduto nelle Barbados capi contraffatti della sua linea d’abbigliamento, la Fenty PUMA by Rihanna, presentata in pompa magna dalla popstar nell’ultima edizione della New York Fashion Week.

Secondo le autorità locali, l’uomo, che si è dichiarato innocente e sarà processato a partire da domani, aveva messo su un business illegale che puntava a fare soldi attraverso il commercio di slip e t-shirt “taroccati” della collezione della illustre nipote, assolutamente ignara, ovviamente, dei presunti traffici del parente ma abile a far scoppiare il caso.

 

Stando alle indiscrezioni dei media, infatti, sarebbe stata proprio l’interprete di Umbrella lo scorso maggio, nel corso della sua ultima visita nelle Barbados, a notare le bancarelle con i capi contraffatti e a mettere in allarme un rappresentante della sua linea d’abbigliamento: questi, poi avrebbe avvisato la Polizia, che, indagando, è arrivata fino a Leroy Fitzgerald Brathwaite, 53 anni, che, adesso, rischia il carcere.

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