«Non avrei mai pensato di compiere 15 anni»: la storia di Nihal, teenager intrappolato nel corpo di un anziano

«Non avrei mai pensato di compiere 15 anni»: la storia di Nihal, teenager intrappolato nel corpo di un anziano
di Ida Artiaco
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Sabato 30 Gennaio 2016, 15:50
A vederlo, nessuno riuscirebbe a credere che abbia appena compiuto 15 anni. Nihal Bitla, che vive vicino Mumbai, in India, è una delle cento persone in tutto il mondo affette da progeria, una malattia genetica che provoca un invecchiamento otto volte superiore alla norma. In pratica, è un adolescente intrappolato nel corpo di un anziano, con tutti i problemi di salute che può avere una persona di una certa età, come debolezza alle ossa, pressione alta e insufficienza cardiaca. L’aspettativa di vita, in casi come questo, non è quasi mai superiore ai 14 anni.

Ma Nihal ha sorpreso tutti, in primis i suoi medici, spegnendo le 15 candeline lo scorso 20 gennaio e diventando così la persona più longeva del suo Paese affetta da questa patologia, oltre che un esempio di grande coraggio per tutti. Anche perché, nonostante le sue aspettative di vita rimangano molto basse, continua a rimanere positivo pensando al futuro. «Non ho mai realizzato di essere malato – ha detto Nihal ai media locali – ma mi sono sempre considerato un bambino speciale. Questa malattia per me è un dono di Dio».

La sua famiglia non sapeva cosa non andasse nel corpo di Nihal. Poi, quando aveva solo 18 mesi di vita, i suoi genitori hanno notato alcune macchie sulla sua pelle. Negli anni seguenti, apparve chiaro che il suo sviluppo non era conforme a quello dei bambini della stessa età. Le sue articolazioni erano deboli, i capelli cominciavano a cadere e le sue vene si ingrossavano. A cinque anni è arrivata la diagnosi di progeria, a 10 il suo corpo sembrava quello di un sessantenne.

Come la maggior parte dei ragazzi della sua età, ama i videogames e passare le serate in compagnia degli amici. Mentre, infatti, con il passare degli anni il suo corpo continua a deteriorarsi sempre di più, la sua mente è rimasta quella di un adolescente, giovane e fresca. Eppure la sua vita è stata tutt’altro che facile. Ha dovuto abbandonare presto la scuola perchè vittima di bullismo da parte dei suoi compagni, che lo paragonavano al protagonista di un film indiano affetto da progeria, morto prematuramente a causa di un attacco di cuore.

A dicembre 2014, poi, Nihal è volato con la sua famiglia a Boston, dove ha deciso di fare da cavia nella sperimentazione clinica di un farmaco che, nelle intenzioni dei ricercatori, dovrebbe rallentare il processo di invecchiamento. Nell’attesa di scoprire se la sua aspettativa di vita potrà essere in questo modo più lunga, il teenager spera di coronare i suoi sogni, come quello di andare a Disneyland in California e di incontrare il robot della Honda, Asimo.

Ma lui e la sua famiglia sono consapevoli del fatto che questo potrebbe essere l’ultimo anno da trascorrere insieme. «So che ci sono altri ragazzi come me nel mondo – ha detto Nihal – ed è anche per questo che ho voluto prendere parte alla ricerca, per far sì che ciascuno di loro possa avere un giorno una cura contro questa malattia e non debba più essere trattato con diffidenza come lo sono stato io».

Anche in Italia si contano cinque casi di progeria. Tra questi, il più famoso rimane quello di Sammy Basso, protagonista di un reality sulla sua vita andato in onda via satellite lo scorso anno.
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