A bordo dell'aereo, il 26 gennaio del 1972, viaggiavano in totale 28 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio. La Vulovic - che si era imbarcata sul volo dopo aver cambiato turno con una collega - sopravvisse prima all'esplosione e poi ad un volo di 10.160 metri senza paracadute incastrata tra i rottami. L'aereo si schiantò tra le montagne innevate nei pressi del villaggio di Srbska Kamenice.
L'hostess venne ritrovata per caso da Bruno Henke, un ex medico dell'esercito. Riportò diverse fratture: al cranio, alle vertebre, alle gambe e rimase in coma per 27 giorni. Dopo qualche mese di riabilitazione si riprese completamente e tornò a volare come hostess. Fu licenziata nel 1990 per avere partecipato alle manifestazioni di protesta contro il governo di Slobodan Milosevic.
La Vulovic, che in alcune interviste ha detto di «essersi sentita in colpa per essere sopravvissuta all'incidente», del quale non aveva memoria, era entrata nel Guinness dei primati per la caduta più alta senza paracadute, 10.160 metri. Il record le era stato attribuito nel corso di una cerimonia nel 1985 al quale aveva partecipato Paul McCartney.
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