Trovato morto il conte Malmignati, noto critico letterario leopardiano

Il conte Malmignati a Bangkok
di Ilaria Bellucco
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Martedì 7 Giugno 2016, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 14:21
LENDINARA - È stato trovato morto in un appartamento a Mestre il conte Cesare Stufferi Malmignati, erede della nota famiglia nobile lendinarese, e ora si attende l'autorizzazione dei parenti per procedere alle esequie del critico letterario leopardiano.

Stufferi Malmignati è morto il 28 maggio a 76 anni per cause naturali nell'appartamento che aveva affittato a Mestre, trovato senza vita dal proprietario dell'alloggio che da giorni tentava invano di contattarlo. Era alla scrivania della camera da letto, davanti al computer tramite cui si teneva in contatto con gli amici di Lendinara e di varie parti d'Italia.

Cesare Stufferi Malmignati era nato a Imperia da Maria Virginia Malmignati e Paolo Stufferi: all'inizio degli anni '70 arrivò a Lendinara dove visse nella villa di famiglia in riviera San Biagio, si sposò ed ebbe un figlio, poi il divorzio. Laureato in Lettere moderne, si è dedicato soprattutto alla produzione del Leopardi partecipando a convegni e dando alla luce il volume "Leopardi nella coscienza dell'Ottocento", che rientra tra le pubblicazioni del Centro nazionale di studi leopardiani. Da molti anni aveva lasciato Lendinara per trasferirsi prima a Padova e poi definitivamente a Bangkok, in Thailandia. Molti lendinaresi lo ricordano con stima e affetto. «Era intelligente, fine, generoso, umile e disponibile - ricorda la senatrice Emanuela Munerato - Nonostante la differenza d'età giocava a nascondino con me e mi aiutava nelle ricerche scolastiche: per me è stato come un fratello maggiore». Per le procedure necessarie alla sepoltura si è dovuto attendere diversi giorni per reperire il figlio che vive all'estero; non si sa ancora se il conte riposerà nel cimitero lendinarese, dove i suoi avi sono tumulati all'interno della chiesa del camposanto, o altrove.

Con la morte di Cesare Stufferi Malmignati se n'è andato un esponente di una delle famiglie nobiliari che hanno lasciato una traccia indelebile a Lendinara dal Quattrocento in poi, traccia che tuttora balza all'occhio quando si scorge villa Malmignati e il cinquecentesco palazzo Malmignanti-Conti-Boldrin, sede della Biblioteca comunale.
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