Figli più svegli se la mamma lavora, lo rivela l'Università di Oxford

Una buona anzi ottima notizia per tutte le donne super impegnate. Che oltre ad occuparsi della famiglia lavorano a tempo pieno fuori casa e si sentono perennemente in colpa con la prole per non essere abbastanza presenti. In loro favore interviene l'Università di Oxford con una ricerca condotta nella sua London School of Economics and Political Science.  Le mamme lavoratrici non sono più accusate di trascurare i figli che diventano invece più attivi e reattivi nei confronti della vita. Dallo studio pubblicato sulla rivista Social Choice and Welfare infatti emerge che i figli delle  madri che lavorano sono più “svegli” di quelli delle casalinghe.

Per giungere a questa conclusione sono stati analizzati quattro aspetti dello sviluppo del bambino nei suoi primi anni: qualità del linguaggio parlato,  capacità di relazionarsi con gli altri e di svolgere azioni quotidiane e infine abilità di movimento. E in tutti questi ambiti i primi hanno dimostrato migliori “performance” rivelandosi anche più pronti a relazionarsi con gli altri una volta arrivati all’asilo. Anche il loro “parcheggio” a casa dei nonni che tanto rende ansiosi e colpevolizza i genitori è stato premiato: sembra infatti che il contatto con loro stimoli la capacità di parlare in maniera corretta e fluida.