Chef, inventori e filmaker: gli italiani scalano la classifica under 30 di Forbes

Chef, inventori e filmaker: gli italiani scalano la classifica under 30 di Forbes
di Carlo Ottaviano
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Gennaio 2018, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 14:47

Se la definizione non fosse abusata, è proprio di meglio gioventù che dovremmo parlare. Ragazzi col desiderio ardente di reinventare il mondo, come scrive Caroline Howard nel presentarli su Forbes. Ogni anno l'autorevole magazine economico americano non stila solo la classifica dei multimiliardari Paperoni, ma anche quella dei saranno famosi. E forse, un giorno, anche ricchi. In attesa di diventare i leader del futuro, sono ragazzi giustamente un po' visionari.

Undici gli italiani under 30 nelle diverse categorie europee, assenti solo tra gli esperti di diritto e finanza. Due gli chef nell'elenco arte&cultura. Davide Caranchini non ha ancora 28 anni: dopo essersi formato in giro per il mondo, ha trovato l'ispirazione scrive Forbes - «a casa perché il suo ristorante, Materia, attinge dalle tradizioni del lago di Como». Del sud, pugliese, è l'altro cuoco, Floriano Pellegrino, 27 anni, che «possiede un ambizioso ristorante moderno e contemporaneo». Chissà se saranno i Bottura e Romito del futuro?

Nella stessa categoria è anche Gilda Ambrosio,volto già noto dello street style, nonostante gli appena 25 anni. Secondo Forbes è tra i 10 influencer della moda più famosi al mondo con oltre 185 mila follower su Instagram. Nata a Napoli, ha ora creato a Milano un suo marchio, Attico. Ancora a Milano, alla Bocconi, s'è formato Lorenzo Uggeri. Forbes l'ha selezionato come esempio di una nuova generazione di collezionisti d'arte. In appena tre anni è riuscito a creare la galleria Kooness con 250 collezioni provenienti da tutti i continenti.
 

 

INNOVATRICE
Alice Tomassini, 29enne filmaker romana, è l'unica italiana nel settore media. Dietro la macchina da presa ha già diretto interessanti documentari, ma Forbes la segnala perché «sta sperimentando la convergenza tra realtà virtuale ed esperienze sensoriali tattili». Da lei dobbiamo forse aspettarci il primo avveniristico film ottico-tattile?

Nella sezione industria due italianissimi ragazzi sono stati indicati come tedeschi. Giovanni Anceschi, bolognese, è autore per Energy Way di modelli matematici che ottimizzano i processi produttivi industriali. Nel suo profilo su Linkedin fa sapere di fare l'allenatore di calcio come volontariato. Altro tedesco virtuale è Lorenzo Ferrario, che però lavora in Lombardia. Con la sua D-Orbit ha raccolto 8 milioni di euro dai venture capitalist. Volto simpatico, con i capelli arruffati, sembra avere la testa fra le nuvole e infatti progetta sistemi satellitari. Pallino da inventore fin da ragazzo per Alessio Lorusso che a 17 anni realizzò la sua prima stampante 3D nel negozio di lampadine del nonno a Bari. Adesso la sua Roboze fornisce stampanti a giganti del calibro di GE e Airbus. Ancora stampanti 3D, ma piccole e siamo alla sezione scienza&salute - all'origine del successo di Giuseppe Cicero, siciliano laureato in medicina a Tor Vergata a Roma. Assieme all'amica Martina Ferracana con la stampante Oral3D permette ai dentisti di realizzare in appena un'ora modelli per la chirurgia odontoiatrica.

Il quadro dei brillanti ragazzi italiani è completato, nel settore commercio, da Simone Ricucci, 27enne torinese, che con 20 mila euro iniziali ha realizzato YouDroop, un marketplace per 10 mila aziende che vogliono vendere on line ma non hanno un magazzino e da Matteo Parisi di Vinhood che ha creato un sommelier virtuale, ricercatissimo software tra le catene di supermercati e negozi on line.

Infine, ma compreso nell'elenco degli under 30 americani, c'è Rocco Basilico.
In Usa guida il marchio di occhiali Oliver Peoples (Gruppo Luxottica), azienda da 70 milioni di dollari di ricavi. E' appena stato incaricato di reinventare la strategia di vendita al dettaglio per Ray Ban. Insomma, lui, come gli altri suoi coetanei italiani è davvero un ragazzo che vede lontano.

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