Cappotto con la svastica, polemiche per la regina d'Olanda in visita in Germania

Cappotto con la svastica, polemiche per la regina d'Olanda in visita in Germania
di Antonio Bonanata
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Sabato 16 Aprile 2016, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 17:03
Una visita di stato in Germania all’insegna delle gaffes, per la regina d’Olanda Máxima: dopo il piccolo “incidente” capitatole giovedì scendendo dall’auto, la sovrana si è involontariamente resa protagonista di un altro, imbarazzante episodio.
Nel corso di un evento organizzato, sempre il 14, a Norimberga, a cui partecipava insieme al consorte, il re Guglielmo Alessandro, Máxima Zorreguieta (questo il suo nome completo) ha sfoggiato un abito a dir poco discutibile, decorato con simboli che ricordavano inequivocabilmente la svastica nazista. La coppia reale era in visita ad un importante centro medico ma l’attenzione dei presenti si è concentrata sul cappotto grigio della regina consorte, realizzato dal danese Claes Iversen: i maligni hanno subito sottolineato l’anomala somiglianza dei simboli con le insegne delle SS, a cui si associa il potere nazista. Complici i fotografi, sui social si sono scatenate critiche e commenti: “Chi è quell’idiota che sceglie i vestiti della regina?” si è chiesto Joep O' Leo, mentre Ancilla ha commentato ironica: “La regina d’Olanda ha deciso di indossare questo delizioso completo durante la sua visita in Germania. Davvero”. Barry van Someren ha invece sottolineato “E’ come se il buon senso non si applichi più quando diventi una testa coronata…”; più sintetico uno dei presenti, che ha twittato: “È uno scherzo o semplicemente cattivo gusto?”.


C’è da dire che la sovrana olandese è nota per i suoi gusti un po’ eccentrici, avendo già indossato in passato abiti stravaganti; ma questo gran parlare per uno dei capi del suo guardaroba non s’era ancora sentito. Anche il quotidiano tedesco Bild ha rimarcato il frastuono provocato dal “cappotto della discordia”, mentre il Rheinische Post ha cercato di ridimensionare il tutto, sottolineando che le croci uncinate di cui era disseminato fossero più somiglianti al simbolo buddista dell’eternità che alla vituperata insegna nazista. In difesa di Máxima, si è anche detto che la particolare decorazione ricorda, in realtà, un “antico simbolo pagano slavo” e che lo stesso cappotto, indossato in occasione di una precedente visita in Danimarca nel 2015, non provocò così tanto baccano. Claes Iversen, che l’ha disegnato, ha cercato di difendersi, dicendo che non era nelle sue intenzioni fare alcun tipo di accostamento, aggiungendo: «Il ricamo era nato dall’idea di creare un simbolo dagli elementi geometrici classici con materiali non convenzionali».


La figura di Máxima Zorreguieta, ancor prima di diventare regina d’Olanda, sembrava destinata a creare polemiche: quando si fidanzò ufficialmente con l’erede al trono, tutti parlarono delle sue origini e del fatto che il padre, Jorge Horacio Zorreguieta, sia stato uno dei ministri del governo Videla, la feroce dittatura militare che sconquassò l’Argentina nella seconda metà degli anni Settanta. I reali, nel corso della loro visita di stato in Germania, hanno preso parte insieme ai tre figli a vari appuntamenti, tra cui la riapertura di alcune sale dell’Alte Pinakothek di Monaco, dove sono custoditi capolavori della pittura olandese del XVII secolo. Il tour in Baviera, finalizzato a rafforzare i rapporti tra i Paesi Bassi e la Germania, ricalca il viaggio in Francia del mese scorso.
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