E le testimonianze delle sue vittime sono alquanto imbarazzanti per il giovane, e già sposato, manager. “Ci trattava come pezzi di carne – ha raccontato una collega -. In una occasione mi ha messo del wasabi in bocca e cercava di baciarmi per mangiarne anche lui. È stato umiliante”. Il procuratore Eloise Marshall, nelle cui mani è finito il caso, tutte le accuse sono venute a galla quando una donna ha presentato denuncia presso un commissariato di polizia a Greys, nell’Essex, descrivendo tre episodi verificatisi nell’ottobre 2014 al 21esimo piano del Bishopgate, tra i più prestigiosi palazzi di uffici della City.
In quell’occasione Constantinou avrebbe seguito la vittima nel bagno delle signore, afferrandole poi il viso e baciandola violentemente. Avrebbe poi raggiunto la donna nella reception dell’ufficio e poi in un magazzino della società da lui controllata, dove avrebbe abusato sessualmente di lei. Altre due donne hanno poi denunciato il manager, sempre per fatti risalenti al 2014, ma resi noti solo in questi giorni nel corso del processo a suo carico. Una delle due, in particolare, avrebbe raccontato alla polizia di essere stata drogata e trascinata in una stanza di servizio dell’ufficio.
Le molestie sono continuate anche nel 2015, e attualmente sono sei le donne che hanno accusato Constantinou. Nelle loro testimonianze hanno tutte definito l’ufficio del manager, per metà di origine greca, molto simile a quello del magnate newyorkese protagonista del film di Scorsese. Dal canto suo, l’uomo nega tutti i capi di violenza sessuale ai danni delle colleghe. Il processo continua.
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