I bambini mostrano opinioni abbastanza precise sul valore del denaro, ritenuto importante da più della maggioranza del campione (59%) . Tuttavia, l’associazione tra i soldi e la felicità è decisamente più bassa, così come con l’amicizia (“I soldi danno la felicità”, vero solo per il 27% del campione ). Secondo l’indagine, che ha coinvolto 60 classi di alunni (divisi equamente tra classi 3^, 4^ e 5^ delle scuole primarie – per un totale di circa 1.300 alunni ), un altro dato molto importante è quello legato al rispetto. L’affermazione: “per diventare una persona rispettata da molta gente bisogna guadagnare molti soldi” è ritenuta abbastanza o completamente falsa da circa l’80% del campione. Di fatto, dalle interviste emerge come i bambini associno al rispetto alla serietà, alla lealtà e alla correttezza della persona, contrariamente a quanto rilevano gli studi sugli adulti.
Le occasioni di scambio di denaro in famiglia sono piuttosto numerose, conformemente a quanto rilevato da studi passati, e cadono specialmente nel “compleanno o a Natale” per quasi 4 studenti su 10 (38%), è consolidata la pratica del denaro “on demand” (su richiesta, “ne chiedo quando ne ho bisogno”), mentre decisamente meno frequente è l’utilizzo della paghetta settimanale. Un altro dato che emerge è come l’attenzione verso l’Altro nell’utilizzo dei soldi per fare i regali sia mediamente diffusa: lo fa qualche volta il 45%, a fronte di un 35% che non lo fa mai o raramente.. Rispetto al mettere da parte i soldi, avviene per le persone a cui voglio bene (22% “spesso” + ”sempre”) meno frequentemente rispetto al fare beneficienza (15% “spesso” + “sempre”).
Ma come si diventa ricchi? La risposta data dall'85% dei bambini coinvolti nella ricerca è “lavorando molto". Al secondo posto l’affermazione “risparmiando sempre” (68%), terza “sposando una persona ricca” (vero per il 55% dei bambini, falso per il 35%, mentre il 10% non sa cosa rispondere). Di fatto, “studiare a lungo” è un fattore che consente di diventare ricchi solo secondo il 51% dei bambini, valore di poco superiore al vincere alla lotteria (46%). Un'altra statistica su cui riflettere riguarda il concetto di povertà, che appare cun concetto di comprensione più difficile per i bambini. Dall’indagine, si nota come i fattori più legati a questa condizione siano “il lavoro”, come attività che il singolo individuo fa poco (causa interna – il “lavorare poco”- specialmente per i maschi ), il risparmiare poco e sprecare i soldi (73%), ma anche per cause esterne come il licenziamento o se i ladri rubano in casa (51%).
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