PADOVA - «Durante il primo colloquio un genitore, ma più spesso una madre mi chiede: si può guarire da questa malattia? Ci sono bambini, ragazzi guariti proprio da questa malattia? Molto spesso qualche ragazzo o ragazza mi chiede: ho il cancro? Guarirò? Morirò? Sentendo da un mio amico la storia di una sua cugina, che avevamo curato molti anni fa, e che ora ha una vita non solo normale, ma una vita che comunemente definiremmo una vita di successo, ho pensato a questo calendario». L'obiettivo, per stessa ammissione del professor Giuseppe Basso, direttore dell'Oncoematologia pediatrica dell'Azienda ospedaliera universitaria, è «andare oltre alle risposte che potrei dare, e che dimostra che non solo si può guarire, ma anche come si può guarire. La guarigione oggi è una realtà più presente di ieri, e il tunnel della malattia e della terapia può essere attraversato con tanta fatica ma con successo».
Ecco dunque dodici mesi per celebrare la vita. Dodici bambine che oggi sono diventate donne.