Le difficoltà del coming out in famiglia e le fragilità personali di Alessandro Zan, deputato Pd e primo firmatario del provvedimento contro l'omotransfobia, raccontate nell'intervista trasmessa ieri su Canale 5, ospite a Verissimo. Nel tak show condotto da Silvia Toffanin l'onorevole ha raccontato di «aver conosciuto la paura quando rendendosi che essere gay non era un’opzione possibile nella società in cui vivevo. In famiglia non era accettato e i miei compagni di classe facevano battute omofobe. L’unica possibilità che avevo era nascondermi», ha proseguito.
L'erasmus in Inghilterra
L'occasione del diffcile coming out con la famiglia arriva in Inghilterra ai tempi dell'Università.
La decisione di lasciare casa e la riappacificazione
«Ho passato dei momenti difficili, ho deciso di andarmene di casa ma è stata una scelta necessaria che poi ci ha unito nuovamente. Infatti, dopo una prima reazione di rabbia, mio padre ha iniziato un suo percorso che l’ha portato ad accettarmi», ha aggiunto il Dem rispondendo alle domande di Silvia Toffanin. «Alla fine, ha cercato di rimediare e mi ha dimostrato tutto il suo sostegno, si è anche impegnato nella mia campagna elettorale. Mi ha anche detto: 'Quando ti sposi con un uomo?'», ha concluso Zan.
Rispunta l’identità di genere e il governo ci mette la fiducia