Sanità, una bufala No vax nella campagna anti fake news dei medici

Sanità, una bufala No vax nella campagna anti fake news dei medici
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Giovedì 10 Maggio 2018, 19:01 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 13:23
Non c'è più limite, non c'è più confine: le fake news invadono ogni angolo della Rete. Persino quelli dedicati alle campagne contro le stesse fake news. Così accade che la campagna , appena lanciata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici e odontoiatri, «Una bufala ci seppellirà» contro le false notizie sui temi di salute e sanità, è stata alterata su Facebook, con messaggi no-vax. Non solo. Sui manifesti 6X3 che dal 14 maggio saranno affissi nelle città italiane - ma diffusi in rete da giorni - compaiono infatti foto di lapidi con epitaffi del tipo come "Non mi hanno vaccinato per paura dell'autismo" oppure "Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio", messaggi forti che nascono daslla consapevolezza dei medici. Ebbene in mezzo a questi messaggi ecco quelli di Valica (Vaccini Liberi Campania) in cui appare foto simili a quelli originali ma dalle frasi di opposto significato: «Ero una bimba bella e sana...non ho un nome...uccisa da Gardasil...a 5 anni di età...e dimenticata da Oms e Cdc...Belle sono tutte le cose cui non si mescola il turpe» (Platone, Protagora).

A denunciare la vicenda è Maria Triassi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica della Federico II di Napoli e presidente della Commissione regionale vaccini.  «Su Facebook - spiega Maria Triassi - una campagna di disinformazione sui vaccini.
Qualcuno ha ben pensato di alterare una delle immagini realizzate dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici, presentata oggi a Roma, per veicolare un messaggio privo di fondamento, cercando di farlo passare come proveniente da una "fonte attendibile". Spero che chi di dovere prenda seri provvedimenti», auspica. Secondo Triassi si tratta di «un fatto davvero incredibile e fuorviante. Mi rammarica peraltro - aggiunge - che tutto questo coinvolga la nostra regione, nella quale molto si è fatto e molto si fa proprio per cercare di fare corretta informazione. Il dibattito scientifico anche quello che esprime disaccordo ed opinioni contrastanti deve essere sempre supportato da basi scientifiche». 



 
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