Svelato il mistero del pesce "atomico" di Fukushima: parla il ricercatore che l'ha catturato

Svelato il mistero del pesce "atomico" di Fukushima: parla il ricercatore che l'ha catturato
di Federica Macagnone
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Lunedì 21 Settembre 2015, 22:23 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 19:11

Gli erano bastate poche ore, la scorsa settimana, per diventare una piccola celebrità del web: le immagini del pesce gigantesco arrivate dal Giappone avevano fatto il giro del mondo mettendo in allarme su una possibile alterazione genetica causata dalle radiazioni sprigionate dalla centrale nucleare di Fukushima.

Niente di più falso. A smentire la notizia ci ha pensato lo stesso Hiroshi Hirasaka, pescatore e ricercatore, l'uomo che si era fatto immortalare con il grosso esemplare in mano e che ha fatto dello studio di specie rare e particolari il suo lavoro a tempo pieno.

Nonostante le dimensioni, il pesce lupo (Anarhichas orientalis) è una specie comune al largo della costa di Hokkaido, l'isola più settentrionale del Giappone, e non ha nulla a che vedere con le radiazioni nucleari.

Il primo a essere preoccupato per la notizia che si stava diffondendo a macchia d'olio è stato lo stesso Hiroshi che aveva twittato fiero ed orgoglioso la sua cattura: ben presto, tuttavia, la sua felicità si è trasformata in sconforto quando ha visto che le immagini potevano generare il panico in giro per il mondo.

«Questo pesce è stato nelle acque di Hokkaido chissà per quanto tempo, quindi non è possibile che possa essere stato contaminato dalle radiazioni – ha detto Hiroshi a Motherboard - Le creature diventano enormi solo nel mondo della fantascienza, e noi non viviamo nel mondo di Hulk o Godzilla. La gente in Giappone è abituata a vedere pesci così negli acquari, ma molte persone probabilmente non li conoscono. Non so se sia stato uno scherzo, ma ero triste al pensiero che in molti abbiano pensato che fosse così a causa delle radiazioni nucleari. Voglio soltanto che la gente abbia informazioni corrette».

A svelare il “mistero” ci aveva pensato, infatti, lo stesso Hiroshi che poche ore dopo che il “pesce radioattivo” aveva fatto il giro del mondo si era apprestato a precisare che quelle che sembravano dimensioni spropositate erano frutto di una distorsione prospettica: l'obiettivo troppo vicino al soggetto ritratto avevano fatto apparire l'animale «più grande e più strano di quanto in realtà non fosse».

Hirasaka, che ha una laurea in biologia marina e scienze ecologiche, è un ricercatore e un giornalista: nei primi tempi ha iniziato a scrivere su un blog presentando al mondo gli animali più strani nei quali si era imbattuto, ma poi ha deciso di fare della ricerca di creature più particolari il suo lavoro full time. Ha una passione per le specie considerate di nicchia e, per comprenderle meglio, le cattura, le studia e poi le consuma. «Ci saranno sempre scrittori che riporteranno le fattezze delle splendide creature di questo mondo – ha continuato Hiroshi - ma voglio che altre persone si appassionino e capiscano il fascino degli esemplari più brutti»

Nel 2014, il ricercatore aveva pubblicato un libro di ricette su come poter cucinare specie strane: tuttavia, la sua politica è quella di non catturare esemplari di specie rare a rischio estinzione. Se finiscono nella sua rete, infatti, li lascia andare. «Il pesce lupo - ha concluso Hiroshi - è una specie abbondante che i pescatori a Hokkaido non catturano. Anche se ha il sapore di merluzzo, non viene messo in commercio: le persone in questa regione preferiscono pesci più saporiti come il salmone».