E ancora Lilly in maniera polemica contro i media: «Sono stati loro a giocare un ruolo enorme nell'outing pubblico di Lucy Meadows, una maestra di scuola elementare e una trans donna nel Regno Unito, che poi si è uccisa.
Ora eccoli qua, davanti alla mia porta, come a dire 'Eccone un altro. Staniamolo così possiamo vedere com'e». E allora: sì, sono anche io una transgender. È vero, ho cambiato sesso». E ancora nella lettera pubblicata sul 'Windy city medià di Chicago: «Anche se è passato tanto tempo dal Silenzio degli Innocenti, noi continuiamo siamo ancora demonizzati. Ci tengono lontani dai bagni perchè ci vedono come predatori. Così i trans quando li usano rischiano di essere picchiati e uccisi. Ma noi non siamo affatto predatori, ma casomai prede». E, ancora Lilly: «Si è vero l'ho fatto e mia moglie, la mia famiglia e i miei amici lo sanno. Come lo sanno le persone con cui lavoro e per loro non c'è nessun problema. E ho fatto questo passo anche grazie alla mia favolosa sorella che lo ha fatto prima di me. Comunque senza l'amore e il sostegno di mia moglie e dei miei amici e familiari non sarei dove sono oggi».
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