Lanci di riso, applausi, tifo da stadio e Al Bano che intona l’Ave Maria. E’ stato questo il suggello popolare al matrimonio di Cristel Carrisi con il milionario di origine cileno-croata Davor Luksic che alle 19 di ieri si sono detti “Sì” nella chiesa di San Matteo, davanti a monsignore Giancarlo Polito. Nozze blindatissime, dopo quattro anni di amore. Come blindatissimo è stato il salotto buono di Lecce, da Porta San Biagio a via Federico D’Aragona. In quei pochi metri tirati a lucido, migliaia di leccesi (ma anche turisti italiani, francesi, olandesi, tedeschi) già dalle tre del pomeriggio si sono dati appuntamento sotto il sole, davanti alla chiesa barocca e nei vicoli adiacenti. La terzogenita di Al Bano e Romina Power è arrivata in via Dei Perroni 29 con i genitori, a bordo di un calessino Apecar bianco.
Con loro anche le sorelle Romina Jr in un vestito a sirena verde, la piccola Jasmine (anche lei in verde, come le damigelle) e Al Bano Jr, i figli avuti dal cantante con Loredana Lecciso. La compagna di Al Bano non era presente, lo era invece la bellissima figlia Brigitta, in un abito stretto color rosso amaranto, nata dal primo matrimonio della showgirl salentina. L’arrivo della coppia d’oro della canzone italiana è stato salutato da un migliaio di persone presenti con un’ovazione. Dalla gente accorsa numerosa e stipata dietro le transenne è subito scattata la canzone che ha reso celebre l’artista di Cellino San Marco: “Quando il sole tornerà, e nel sole io verrò da te, amore amore corri incontro a me, e la notte non verrà mai più, mai più”.
Cristel indossava un abito di tulle e pizzo avorio con la schiena scoperta su cui ricadeva un velo lunghissimo. I capelli raccolti impreziositi da foglie dorate e uno sguardo raggiante e romantico, come il vestito. Completo pantaloni e casacca kaftano color corallo, invece, per mamma Romina che, appena scende dall’Ape bianco con la cappotta di color bourdeaux, sistema il velo della figlia. Entra subito in chiesa per poi riuscire. La folla urla: ”Romina Romina” e lei risponde: ”Cristel, Davor”. Manda baci a tutti e scompare di nuovo. Lo sposo, arrivato in chiesa alle 17.30, invece ha scelto un van. Abito scuro con mocassini in velluto senza calze.
Tra i primi ad arrivare, Mara Venier. Indossa top e pantalone di seta fucsia, spolverino e borsa in tinta, sandalo gioiello. Si concede a lunghi abbracci, foton e selfie. “Ma-ra Ma-ra” scandisce la folla. «Belli de’ zia» risponde la Mara nazionale che scherza e ride con tutti. Poi arrivano Sidney Rome, la showgirl Francesca Lodo, l’ex presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese e il viceprefetto di Lecce Guido Aprea con le rispettive consorti. E ancora: la fashion blogger Chiara Nasti, Yari Carrisi che saluta con un «ciao» ed è evidente quanto sia emozionato, proprio come Al Bano di cui è l’esatta fotocopia.
Il papà dello sposo ripete “Hola, muy contento”. Dopo l’eucarestia Al Bano intona l’Ave Maria. Quindi monsigonr Politi augura alla coppia «felicità perché si vede che vi volete tanto bene». Commosse anche suor Lina, suor Anna e suor Casimina dell’Istituto Marcelline, in chiesa per salutare «la loro ex alunna». Gli sposi dopo il Si e centinaia di scatti hanno subito raggiunto masseria La Mea, nelle campagne di Cellino San Marco per aprire i festeggiamenti. La zona è stata completamente illuminata dalle luminarie per tutta la sera e fino a notte fonda. La scena regalata dalla parata di lucine colorate lasciava senza fiato.
Ma non è mancata la polemica da parte dei non interessati all’evento che si sono visti a costretti a dover tornare indietro e a fare lunghi giri per raggiungere magari piazza Sant’Oronzo perché il passaggio, seppur pedonale, è stato riservato agli ospiti della cerimonia. Si poteva accedere, infatti, soltanto esibendo l’invito: un cartoncino “color avorio con la scritta “Carrisi-Power”.