A Palazzo Reale la gara dei vini "eroici": 227 etichette dai vigneti più estremi del mondo

A Palazzo Reale la gara dei vini "eroici": 227 etichette dai vigneti più estremi del mondo
di Laura Larcan
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Venerdì 21 Settembre 2018, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 17:38
Un'ottima annata, ma solo per spiriti "arditi". La gara internazionale dei vini "eroici" va in scena al Palazzo Reale di Torino sabato 22 e domenica 23 settembre. Una competizione tutta da "assaporare", per la gioia di Bacco. Non c'è l'adrenalina della Formula 1, nè l'emozione di una maratona. Qui, palato, naso e occhi hanno la meglio per celebrare l'etichetta più "eroica" tra le 227 arrivate da tutta Italia e dall'estero, quando lunedì 24 settembre inaugurerà la cerimonia di premiazione della 26esima edizione del "Mondial des Vins Extrêmes". Insomma, l'occasione è d'oro per appassionati degustatori di vini. Due giorni, una cornice di prestigio, e la festa dei sensi.

Cosa sono i vini
 “eroici”? Non siamo certo di fronte ad un vigneto normale, dove passeggiare in tranquillità, raggiungibile senza stress. Tutta un'altra storia. I pendii si fanno ridipi, il profilo diventa impervio, il clima cambia, si rafredda, la pendenza è da vertigine, la quota è estrema. Sono vigneti arditi, coltivati in luoghi quasi nascosti perché invisibili, lavorati da vignaioli irriducibili e altrettanto eroici, che riescono a dare vita all'uva sulle rocce o in montagna, o su speroni a strapiombo sul mare. Tanta fatica e sudore per ottenere un nettare squisito. La qualità dei vini eroici sta diventando sempre più leggendaria. Piccole quantità, ma uniche.

Viaggio tra i sapori. I vini in concorso quest'anno sono stati 723, provenienti da 279 aziende di 19 paesi vitivinicoli eroici di tutto il mondo: in mostra ci saranno i 227 finalissimi, tutti da scoprire. D'altronde, quello di Torino è l’unico concorso mondiale dedicato alla viticoltura eroica.
«Abbiamo avuto delle conferme ‘tradizionali’ e paesi vitivinicoli emergenti; anche quest’anno», spiega Roberto Gaudio, presidente Cervim il Centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana. «Una parte dei vini in concorso sono stati ottenuti da oltre 100 vitigni autoctoni, sia italiani sia esteri, un dato che ribadisce come la viticoltura eroica sia sinonimo di biodiversità nel vigneto». Con un occhio alla terra che li ospita. Come spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero, «Il concorso pone al centro la valorizzazione dei vigneti eroici che in Piemonte significano migliaia di ettari di vigne in forte pendenza, nei terrazzamenti collinari, nei suri del moscato così come sulle nostre splendide montagne.
Un vero patrimonio di eccellenza e fondamentale presidio ambientale».
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