Valeria Vedovatti, star del web a 16 anni: «La tv? Non la guardo, per me c'è solo YouTube»

Valeria Vedovatti, star del web a 16 anni: «La tv? Non la guardo, per me c'è solo YouTube»
di Fiamma Sanò
5 Minuti di Lettura
Domenica 10 Novembre 2019, 09:55

Capire il fenomeno degli youtuber senza averne in casa uno, o senza essere il suo agente quarantenne, è impresa non da poco. Guardare i loro video, deleterio: dopo 18 minuti di monologo a inquadratura fissa sulle cose che non sapete di me, si finisce per rimpiangere il Tarkovskij dei cineforum del liceo. Magari non andranno capiti, come le donne secondo Shakespeare, ma di certo bisognerebbe impararne il linguaggio e il fenomeno. Che ha dell'eccezionale. Prendiamo per esempio Valeria Vedovatti. Nel 2017 ha iniziato a girare video su YouTube, dalla sua cameretta di un paese della Svizzera italiana, «tipo quello di Heidi: 100 abitanti neanche, solo prati, vacche, fattorie. Un'ora e mezza di strada tutte le mattine per andare a scuola» (parole sue). In meno di due anni @valevedovatti ha guadagnato centinaia di migliaia di followers, ha pubblicato il 17 settembre il suo primo libro, Come stai?, con Rizzoli (quarantamila copie vendute sinora, settemila nella prima settimana di uscita), da gennaio condurrà un programma su Rds Next, radio tutta dedicata ai personaggi del web.

Youtuber mangia insetti velenosi nella sfida social, ma muore in diretta
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Mento se dico “non ti penso”. 💭💜

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Vedovatti è nata il 15 gennaio del 2003: ha appena 16 anni e già vive da sola, a Milano, con una coinquilina poco più grande di lei. Valeria per la sua età è una che ha già capito molto, e si muove con sicurezza: «Quando mi hanno chiesto di fare un libro non ero molto convinta, perché tra youtuber e influencer l'hanno fatto tutti. Io ho voluto trovare un'idea diversa, così è nato il fotoromanzo». Lo chiama così, ma non aspettatevi Cioè o Grand Hotel: è un romanzo, scritto come un diario e come tale pure arricchito di foto e frasi in evidenza. Racconta la storia dell'adolescente Gioia, alle prese con scelte, amori, emozioni. Anche il titolo è un'idea di Valeria, nato da «le mie riflessioni sulla domanda come stai? che è essenziale, ma diventa banale perché la si pone solo per educazione, perché nessuno vuole davvero sapere come stai». Noi, sì.

Valeria, come sta?
«Super bene».

Le piace la fama?
«Non sono Ariana Grande che non può nemmeno uscire di casa! Quindi mi fa piacere».

Anche lei ha superato le insicurezze della sua età grazie ai social, come raccontano molti suoi colleghi?
«Esatto, ho aperto il canale YouTube in un periodo non molto bello, e grazie all'affetto delle persone che mi seguono ho sviluppato una grande forza».

Ma perché voi giovani guardate i video? I grandi li trovano noiosissimi.
«Io leggo i libri e le notizie online, ma non la Tv, mai vista neanche una serie in vita mia: sento che è una cosa molto più distaccata. Io guardo solo YouTube perché siamo tutti ragazzini; seguo quelli della mia età o quelli un po' più grandi (il suo mito è Sofia Viscardi, ndr) ed è come darsi consiglio tra noi, ascoltare un amico».

Ma se sono tutti monologhi?
«Però c'è anche Instagram, che è molto più diretto con il box con le domande - io lo chiamo domandometro e le stories. Ne faccio tremila, posto la mia giornata in tempo reale».

E quand'è che studia?
«Trovo il tempo anche per quello».

Come va a scuola?
«Bene. Sono una persona molto determinata e soprattutto precisina, puntigliosa. Qualsiasi cosa faccia deve essere sempre top. Piuttosto mi sveglio alle 3 prima dell'alba per ripassare».

Media del?
«Nella scuola svizzera, su 6 che è il punteggio massimo, ho finito con 5.94. Ora però ho iniziato il liceo sportivo a Milano».

Materia preferita?
«Educazione fisica e discipline sportive, la teoria dello sport. Mi piace tantissimo fare i temi di italiano».

Che vuole fare da grande?
«Non ho le idee molto chiare, ora. Dalla seconda elementare ho sempre voluto fare il medico sportivo, però mi sto appassionando sempre di più al mondo della comunicazione, magari la televisione».

Quindi non guarda la tv ma farebbe la conduttrice?
«Mi piacerebbe un sacco comunicare alle persone. Scrivere, mi piacerebbe. Devo ancora tastare il terreno, ma sono ancora giovane per decidere».

Lei guadagna già: quanto?
«In tutto? È difficile dirlo».

Almeno mi dica: come fa un minorenne a gestire le faccende economiche?
«Ci pensano i miei genitori e l'agenzia. Ho un conto in banca, dove ci sono i soldi che arrivano dalle collaborazioni, di cui ho il bancomat. Però comunque lo vedono anche i miei».

Voi giovanissimi siete tutti svegli?
«Dipende, per certe cose siamo abbastanza precoci, ma non per tutto».

Per esempio sul sesso? Nessuno youtuber ne parla mai, neanche lei. Perché?
«Non ne parlo sia perché il mio target è di ragazzi più piccoli, sia perché anche io sono ancora piccola».

Nel suo settore gli imprenditori hanno tutti almeno quarant'anni. È difficile avere a che fare con persone così più grandi di lei?
«Fin da piccola ho sempre amato stare con le persone più grandi, mio fratello ha 29 anni, mia sorella 31. Anche in colonia mi sono sempre trovata meglio con i monitori e gli animatori. Poi ovviamente ci sono anche i momenti in cui voglio andare al cinema e a fare shopping con i ragazzi della mia età».

Ma lei un un video fatto dai grandi lo guarderebbe?
«Non dipenda da chi lo fa, ma da cosa dice».

Per esempio un video di sua mamma?
«Non so di cosa potrebbe parlare magari la ricetta della pasta al forno mi sarebbe utile».

La sua generazione e quella dei suoi possono avere secondo lei dei personaggi idoli in comune?
«Chiara Ferragni».

Un idolo vecchio che piace anche a lei?
«Sono innamorata degli 883, cioè Max Pezzali. Lo ascolto dalla mattina alla sera».
 

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