Vaccine Selfie, è mania. La foto mentre ci si fa il vaccino contro Covid-19 è un fenomeno ormai divenuto virale che coinvolge tanti personaggi famosi e non solo. Nell'era della condivisione sui social network, a tratti spasmodica, il post dell'avvenuta somministrazione non poteva mancare. Ma il fenomeno non è nuovo. La storia è stata ripercorsa dal New York Times. Iconica l'immagine di Elvis Presley in uno scatto del 1956 che con la manica del maglione alzata e con sguardo sognante, si fa fare il vaccino per la poliomelite. Look e posa sono fondamentali per la riuscita dello scatto, ma in questo caso il proselitismo è per una giusta causa.
President-elect Joe Biden receives first dose of the Pfizer COVID-19 vaccine at ChristianaCare Hospital in Delaware. https://t.co/nPzjT87DIx pic.twitter.com/Z57Df1oOlx
— ABC News (@ABC) December 21, 2020
I topless vaccine selfie
«Ho iniziato a vedere i selfie del vaccino quasi non appena i vaccini erano disponibili», ha detto David Broniatowski, professore associato di ingegneria e scienze applicate presso la George Washington University. «È stato un meme quasi immediato». Ed il fenomeno sta prendendo sempre più piede, potendo addirittura diventare un'immagine iconica di questi tempi. Se oggi spopolano sui social le foto del designer Marc Jacobs, che ha posato in pantaloncini rosa con camicia rosa aperta a mostrare il torso, cappotto leopardato e perle, vengono poi diffusi quelli che il New York Times definisce dei topless vaccine selfie: in cui si è parzialmente scoperti, come il ministro della salute francese Olivier Véran e il primo ministro greco, Kyriakos Mititakis.
Special occasions are few and far between these days, but getting a vaccine is certainly a momentous one. Take it from Marc Jacobs https://t.co/x4XpcaG7Kl
— The Cut (@TheCut) March 23, 2021
La potenza delle immagini
«Le immagini sono semplicemente molto potenti », evidenzia Mark Dredze, professore associato di informatica presso la Johns Hopkins University che ha studiato il modo in cui le immagini dei vaccini vengono condivise su Twitter. «Le persone - aggiunge - vi si relazionano molto più che a un testo». Due presidenti Usa prima di Biden, nel 1976 Gerald Ford e nel 2009 Barack Obama hanno voluto mostrarsi mentre ricevevano il vaccino antinfluenzale. Nelle comunicazioni di salute pubblica, è generalmente considerata una buona pratica rifarsi a immagini di leader fidati secondo gli esperti. Con la pandemia Covid-19 anche vedere parenti e amici trasmette fiducia.
Michelle and I got vaccinated against COVID-19 because we know it’s the best way to beat this pandemic, protect one another, and get the country back up and running again. So I hope you’ll get the vaccine as soon as it’s available to you. It could save your life. pic.twitter.com/OJLwZbv0iz
— Barack Obama (@BarackObama) March 11, 2021
Il ruolo del selfie in favore della sanità
Nella spinta verso l'immunità di gregge per il New York Times «il selfie del vaccino gioca un ruolo chiave. Non più semplicemente un'espressione di vanità, ci ha trasformato, consapevoli o meno, in persone che fanno proseliti in favore della sanità». Insomma, è passato di tempo e sono cambiati i modi di esprimersi da quando più incisioni e dipinti della fine del 1700 rappresentavano Edward Jenner, pioniere dei vaccini e creatore del vaccino contro il vaiolo, che lo inoculava ai propri figli e ai pazienti. Ma la sostanza è che documentare con immagini funziona.