Racconti, poesie, fumetti e fotografie che narrano l’accoglienza. E' il tema del primo premio intitolato a Claudio Puoti, il medico romano morto nel giugno del 2021 e per una vita dalla parte dei più deboli. Nella sua professione e nei viaggi con la fondazione "Rava" nei soccorsi ai migranti in mare
Il Premio “Claudio Puoti” «è aperto a chiunque voglia dare espressione, attraverso parole e immagini, a una narrazione che racconti l’accoglienza in tutte le sue declinazioni - spiegano gli organizzatori - l’obiettivo è far riflettere tutti, a partire dai più piccoli, su parole che dobbiamo fare nostre affinché diventino essenza viva e consapevole di ciascuno di noi: la conoscenza, l’ascolto, la condivisione, la gentilezza, l’accoglienza».
Parole e idee che sono state i riferimenti intorno ai quali Claudio Puoti ha incentrato la sua vita e la sua missione di uomo, medico e ricercatore.
«Attraverso questo premio vorremmo che i suoi insegnamenti continuassero a essere di esempio e rimanessero nella memoria di tutti noi».
Il termine per partecipare scade il 15 marzo e il regolamento del premio stabilisce le modalità per presentare i lavori