Progetto #Dieci, obiettivi e risultati presentati dall’Associazione “Parma, io ci sto!”

Nel corso del processo sono stati coinvolti più di 250 rappresentanti di tutto il territorio: dal mondo istituzionale, a quello della cultura, del business e del non profit

Progetto #Dieci, obiettivi e risultati presentati dall’Associazione “Parma, io ci sto!”
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Martedì 14 Dicembre 2021, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 14:21

A "#Dieci. Come sostenere il rilancio e lo sviluppo dei territori", appuntamento che si è svolto questa mattina, al Paganini Congressi di Parma, si è parlato di come sostenere il rilancio e lo sviluppo dei territori. Un momento di presentazione ufficiale, alla cittadinanza e non solo, dei primi risultati del progetto #Dieci che, grazie al coinvolgimento di oltre 250 rappresentanti del sistema territoriale, ha portato all’elaborazione di una visione a dieci anni per la città emiliana e il suo territorio, con al centro l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione e l’educazione.

L'evento

A prendere parte all’evento, che si inserisce nel calendario di Parma Capitale della Cultura 2020+21, sono stati, oltre ad Alessandro Chiesi, presidente dell’Associazione “Parma, io ci sto!”, promotrice dell'iniziativa, anche l’assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, il vicesindaco di Parma Marco Bosi, il co-fondatore di Nativa Eric Ezechieli e il direttore di Fondazione Feltrinelli Massimiliano Tarantino. Hanno voluto manifestare il proprio sostegno al progetto anche i ministri Dario Franceschini e il viceministro Gilberto Pichetto Fratin attraverso un loro messaggio condiviso nel corso dell’evento.

Il percorso #Dieci nasce a seguito delle riflessioni derivate dalla pandemia, che ha rivelato la fragilità dei modelli economici esistenti. Ancora una volta l’Associazione “Parma, io ci sto!”, nata nel 2016 per mettere a sistema idee e progetti con cui attrarre talenti e risorse e promuovere lo sviluppo del territorio, ha compreso le esigenze della comunità e offerto una risposta concreta, trasformando la crisi in opportunità. Coinvolgendo diversi attori pubblici e privati, l’associazione ha dato vita ad un progetto che ha permesso di individuare nuovi strumenti a supporto di azioni ad alto impatto sociale per il territorio parmense.

Ne è nata così la collaborazione con Nativa, Regenerative Design Company, società impegnata nell’accelerazione dei sistemi economici e culturali verso un paradigma sostenibile e rigenerativo.

«Sono passati cinque anni dalla nascita di “Parma, io ci sto!”. In questo tempo abbiamo lavorato con un approccio propositivo e concreto per raggiungere il nostro obiettivo principale: rendere nuovamente attrattivi Parma e tutto il suo territorio dal punto di vista culturale, sociale ed economico» ha commentato il presidente Alessandro Chiesi. «Nelle ultime settimane si sono susseguite sui quotidiani nazionali due autorevoli classifiche sulla qualità della vita delle città italiane. Pur manifestando grande soddisfazione e orgoglio per quella che ci colloca in testa alla classifica, noi guardiamo a quella che ci posiziona 12° perché solo dagli errori si può migliorare. Siamo convinti della bontà del lavoro che non solo la nostra associazione ma tutto il territorio sta portando avanti a beneficio di Parma», ha proseguito.

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«Il progetto potrà crescere ancora»

«Con il progetto #Dieci abbiamo raccolto pensieri, idee e desideri di coloro che ogni giorno vivono la città da studenti, imprenditori e cittadini e lo abbiamo fatto dotandoci di strumenti innovativi e della collaborazione di professionisti esperti. Il progetto è solo all’inizio e potrà crescere ancora con la collaborazione e il contributo di tutti gli attori del territorio, per dare vita a un unico, grande lavoro di squadra», ha spiegto ancora Chiesi.

Il progetto #dieci è stato avviato a partire da metà del 2021 e si è basato su un processo di coinvolgimento della comunità e dei portatori d’interesse, attraverso workshop ed altre attività dedicate. Partendo dalla domanda guida “Qual è la cosa più straordinaria che desideri accada nel territorio di Parma nei prossimi 10 anni, e oltre?” sono stati raccolti prospettive, desideri e sogni per il territorio e ne è derivata una visione di un territorio sostenibile di inclusione e opportunità, che è stata quindi messa a confronto con la mappatura delle numerose azioni già esistenti sul territorio.

Nel corso del processo sono stati coinvolti più di 250 rappresentanti di tutto il sistema territoriale: dal mondo istituzionale, a quello della cultura, la cittadinanza, il mondo del business e del non profit, inclusi gruppi normalmente meno rappresentati quali i giovani e gli stranieri. Ciò si è tradotto in più di 250 ore di conversazione, catturate in momenti di dialogo profondo, in gruppi plenari e, soprattutto, in piccoli gruppi di lavoro, per permettere a tutti di condividere la propria prospettiva e le proprie idee per il futuro del territorio. I contenuti di queste conversazioni sono stati analizzati, elaborati e nuovamente validati con i partecipanti tramite dei sondaggi. Il percorso è stato poi coronato da un intenso momento di workshop plenario.

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Il parere di Eric Ezechieli

Per Eric Ezechieli, co-founder di Nativa «la complessità del tempo che stiamo vivendo e creare una realtà migliore di quella attuale è fondamentale identificare una direzione, una visione chiara e condivisa da tutti gli attori del territorio». «#Dieci - ha proseguito - è stato una prima a livello nazionale, un processo partecipato e inclusivo di costruzione del futuro. Abbiamo ascoltato e messo a fattor comune le idee, le esperienze e le aspirazioni di chi vive ogni giorno la realtà di Parma e del suo territorio».

Ecologia integrale e innovazione come parole chiave

“Parma, io ci sto!” e Nativa hanno, inoltre, voluto progettare il percorso per permettere la concreta realizzazione della visione: sono state individuate cinque aree di lavoro (educazione e cultura, innovazione e pionierismo, ecologia integrale, rigenerazione territoriale e valore sociale condiviso), che si intrecceranno alle aree strategiche in cui da sempre opera l’Associazione (Agroalimentare, Cultura e Musica, Turismo e tempo libero, Formazione e Innovazione e Sostenibilità Ambientale).

Per ciascuna area sono stati individuati degli obiettivi e proposte 50 azioni attraverso cui “mettere a terra” il progetto e tendere progressivamente alla visione. Da queste 50 azioni ne sono state selezionate 7 prioritarie e ad alto impatto su cui l’associazione, sempre attenta a dare forma concreta alle idee, è già al lavoro, in particolare su un progetto che coinvolge giovani e aziende e i cui risultati saranno presentati al territorio nei prossimi mesi. Parallelamente a #Dieci, e a corollario del suo percorso, l’associazione ha avviato, con il supporto della società di consulenza strategica di comunicazione e public affairs Comin&Partners, un dialogo con le istituzioni nazionali per la definizione di una proposta normativa in grado di supportare la realizzazione dei progetti ad impatto sociale sui territori. Tale proposta, denominata “Act Bonus” a richiamare la positiva esperienza dell’Art Bonus, prevede agevolazioni fiscali per i soggetti che effettuano donazioni a vantaggio di realtà virtuose che gestiscono progetti ad alto impatto sociale sui territori a livello nazionale.

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