Enzo Miccio festeggia i 50 anni con un super party (ma il decreto lo vieta): è bufera social

Enzo Miccio festeggia i 50 anni con un super party (ma il decreto lo vieta): è bufera social
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Martedì 11 Maggio 2021, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 22:49

Enzo Miccio, il guru degli organizzatori dei matrimoni ha compiuto 50 anni e li ha festeggiati nel migliore dei modi. Una villa sul lago di Como, tanti invitati vip, musica, regali e balli. Non mancava nulla. Peccato che in realtà in Italia tutto ciò sia vietato da decreto per le misure di contingentamento da Covid. Per il famoso wedding planner, che ultimamente si è fatto anche portavoce con ospitate televisive e interviste dei diritti dei lavoratori del settore degli eventi, è scoppiata una bufera social. I colleghi ma anche gli sposi, in attesa di una data per la ripartenza del settore, non hanno ben digerito questa iniziativa e sono fioccati i commenti su instagram.

La festa - Il 5 maggio Enzo Miccio ha compiuto 50 anni e ha deciso di organizzare un party esclusivo per festeggiarsi con tanto di #miccioisborn. Gli invitati hanno condiviso stories inequivocabili: niente mascherine, nessun distanziamento, locale al chiuso e musica e balli. E gli addetti del settore non ci stanno. Dopo oltre un anno che il settore dei matrimoni è fermo a causa del Covid e che lotta per aver una data per la ripartenza, un gesto del genere non viene ben compreso perchè, secondo gli operatori, vanifica tutto il lavoro fatto finora. E a replicare sono anche le spose che sono due anni che si trovano obbligate a causa della pandemia a rinviare le loro nozze senza ancora una data certa e denunciano l'illegalità di tale gesto e la disparità di trattamento.

Le "spiegazioni" di Miccio - A poco è servito poi un video fatto da Enzo, che è parso ai follower più un tentativo di manovra per ripulirsi la coscienza che altro, titolato SI PUÒ FARE! e in cui si legge: 
«L’altro giorno è stato il mio compleanno e non volevo rinunciare alla mia festa! Ma so benissimo cosa stiamo vivendo.

Ecco perchè ho colto l’occasione per dimostrare come sia possibile festeggiare insieme, in piena sicurezza. Come sia possibile far ripartire un comparto da sempre dimenticato, come quello degli eventi. Come si possa realizzare un evento e far si che tutta la filiera lavorativa collegata, ricominci. Ho applicato un protocollo serio con un numero di partecipanti ridotto, a cui è stato fatto un tampone rapido in loco. L’intero staff si è sottoposto a controllo preventivo e insieme siamo riusciti a dar vita ad un evento piccolo, ma che ha portato sorrisi e gioia a tutti gli invitati. Tornare a festeggiare, sorridere e lavorare in sicurezza, è possibile!»

Le risposte - Wedding planner e sposi non sono riusciti a trattenersi. «Ad oggi le FESTE sono vietate e non ci sono scuse che reggono. Lei ha infranto la Legge e dovrebbe essere punito, non certo elogiato». E ancora, «Mi dispiace che uno dei professionisti italiani più rinomati del settore, si stia prendendo gioco in magnera così ignava dei propri colleghi, dopo esser venuto meno alle regole al momento imposte dallo stato, cerca di girare la frittata fecendo leva sulla sua prestigiosa immagine, credendo di essere il più intelligente e furbo di noi altri poveri miseri stronzi. Bene caro Miccio, mi dispiace darti la sconvolgente notizia che non siamo tutte/i così manipolabili, non credere di poterla dare a bere a tutti perché ti credi di essere superiore ai tuoi colleghi meno famosi. Ti garantisco che la maggior parte di noi è dotata di intelligenza, cultura e capacità critica e analitica». E così via per 900 commenti su Instagram e altrettanti su Facebook.

      

Il comunicato dell'Associazione - Intanto l'Associazione a difesa della Event Industry di cui Miccio era portavoce ha preso le distanze da questa iniziativa singola e singolare. «Purtroppo ci troviamo a essere spettatori immobili difronte a popolari strutture e stimati professionisti del settore, in particolare del mondo del Wedding, che si cimentano nell’organizzazione di party e cerimonie, e questo oltre a essere inaccettabile, compromette la fiducia e il credito che il settore ha ottenuto in questi mesi anche grazie al nostro lavoro. La professionalità si dimostra attraverso il rispetto e l’onestà. In questo momento di emergenza sanitaria l'Associazione denuncia l’abusivismo e il comportamento sconsiderato e fuori dalle regole, di tutti coloro che fanno parte della filiera, prendendone le distanze».

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