Energie rinnovabili, per gli italiani il futuro è sempre più green

Energie rinnovabili, per gli italiani il futuro è sempre più green
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Venerdì 27 Novembre 2020, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 17:31

Secondo il rapporto "Gli italiani, il solare e la green economy", il 78% degli italiani sostiene le energie rinnovabili: in particolare quella solare. Realizzato dall'Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, lo studio rivela che l'85% degli intervistati ritiene che l'Italia, dovrebbe investire sull'energia solare, mentre il 63% si dichiara favorevole all'eolico. Solo il 5% si dichiara favorevole all'impiego dell'energia nucleare, e ancora meno per i combustibili fossili (4%).

Lo studio, in particolare, evidenzia come la popolazione ritiene che il ricorso all'energia green sarà sempre più frequente in futuro. Nel rapporto è incluso anche il focus ''Rinnovabili sostenibili, efficienza energetica ed ecobonus.

Cambiamenti climatici e pandemie''. Quanto all'efficienza energetica, invece, il 63% degli italiani è a conoscenza del Super Ecobonus al 110% come incentivo. Il 68% lo giudica una iniziativa positiva che può migliorare l'efficienza energetica del proprio immobile.

Quanto all'affidabilità, tra l'83 e l'84 % degli italiani è sicuro che energia solare ed eolica siano più sicuri per l'ambiente. Quello che occorre, sembra, è l'incentivo da parte dello Stato: la maggioranza degli intervistati, infatti, sostiene di essere ad installare pannelli fotovoltaici in presenza della certezza dell'autonomia energetica, della convenienza fiscale e di minore burocrazia. A tal proposito, il 70% ritiene sia tecnicamente complessa la realizzazione e cara la tecnologia.

"Le rinnovabili sono il futuro e il cambiamento climatico è sempre più la prima emergenza percepita, persino di fronte alla pandemia e ai notevoli problemi economici. Gli italiani hanno apprezzato l'Ecobonus e vedono positivamente il Super Ecobonus previsto dal Governo. Ma un numero sempre maggiore di cittadini chiede incentivi alle rinnovabili e alla transizione energetica". Così Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.

Quanto agli di impianti preferiti per la produzione energetica, gli italiani ritengono che bisogna dotarsi di impianti sia piccoli sia grandi (79%), di tipo familiare (69%), oppure di grandi impianti che producano energia per interi quartieri o città (65%). Particolare attenzione, poi, viene data all'aspetto paesaggistico: per quanto riguarda la collocazione, ad esempio, dei grandi impianti, questa dovrebbe essere effettuata a terra ma solo in aree non agricole e lontano dal patrimonio boschivo-naturalistico (60%). Stessa cosa per gli impianti eolici (80%) - anche sul mare - ma lontani dalla costa (68%).

Quanto alla cosiddetta transizione energetica, infine, solo il 30% degli intervistati è a conoscenza che l'Unione europea punta sull'idrogeno verde come attore di primo piano, anche se l'86% ritiene che si debba proseguire in tal senso. Il rapporto presenta anche i dati relativi all'efficienza energetica delle abitazioni: in particolare gli interventi si sono focalizzati sui rivestimenti esterni con isolanti (24%), sugli impianti fotovoltaici (20%), doppi vetri e pannelli solari per l'acqua calda (11%).

A proposito dell'esito del rapporto, si è detto ottimista anche Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia: "Sono felice che la nostra visione aziendale sia pienamente in linea con il pensiero degli italiani. Lo sviluppo industriale, economico e territoriale non può prescindere dalla tutela per l’ambiente. È proprio il caso del progetto al quale stiamo lavorando in Sicilia: un parco eolico in grado di generare 2,9 gigawatt, in mare aperto, a ben 60 chilometri dalle coste. Non solo non sarà visibile ma, avendo scelto la tecnologia floating, verrà tutelato al massimo l’ecosistema marino, garantendo energia green a 3,4 milioni di famiglie".

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