Coronavirus, la coppa dei canottieri di calcetto si ferma dopo 55 edizioni

Coronavirus, la coppa dei canottieri di calcetto si ferma dopo 55 edizioni
di Ida Di Grazia
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Martedì 30 Giugno 2020, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 17:21
Coronavirus, la Coppa dei Canottieri di calcetto si ferma dopo 55 edizioni. C’era attesa, speranza e tanta voglia di ricominciare ma, niente da fare: causa nuovo dpcm la Coppa dei Canottieri ZEUS Energy Group 2020 sarà rimandata al prossimo anno. 
La ripresa in deroga della Serie A aveva fatto intravedere il miraggio di una Fase 3 anche per lo sport di contatto amatoriale, prima della doccia fredda dello scorso 25 giugno. Il Comitato tecnico-scientifico della Protezione civile istituito per l’emergenza coronavirus ha detto no: «In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica nazionale – le parole del Cts - con il persistente rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni certe come negli sport da contatto», devono essere rispettate «le prescrizioni relative al distanziamento fisico e alla protezione individuale». 
La decisione è stata contestata dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e non solo. In particolare e con il consueto garbo, dal Circolo Canottieri Lazio che dal 1965 organizza la Coppa dei Canottieri, simbolo e tradizione dello sport romano e della socializzazione, ideato dall'icona del CC. Lazio, Gustavo 'Babbo' Valiani, cinque anni dopo le Olimpiadi di Roma “che cambiarono il mondo”.
«Siamo amareggiati – fanno sapere Gabriella Bascelli vice presidente allo Sport CC Lazio e Giorgio Maucci cons. al calcetto – perché eravamo prontissimi a riaprire la ‘Fossa’, il nostro campo di calcetto simbolo della manifestazione. C’erano gli sponsor, l’adesione dei Circoli storici e soprattutto il desiderio di ripartire. Questo stop inatteso è un pugno allo stomaco perché la voglia di tornare alla normalità e, dunque, di ricominciare a giocare gli sport di squadra amatoriali come il calcetto è enorme, incontenibile. In quest’ultimo mese abbiamo cercato di capire come poter mantenere una tradizione ultradecennale rispettando tutti i criteri di sicurezza, sono stati fatti degli investimenti. Siamo stati illusi fino all’ultimo giorno, ci vengano date delle regole e le rispetteremo».


 
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