Coronavirus e tecnologia, sensori ambientali sul posto di lavoro per prevenire il contagio

Coronavirus e tecnologia, sensori ambientali sul posto di lavoro per prevenire il contagio
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Lunedì 6 Aprile 2020, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 13:11
Tornare tutti in ufficio o in azienda ma in condizioni di sicurezza da Covid-19, per far ripartire l’economia colpita dalla pandemia virale, rappresenta oggi una priorità. Aziende e pubblica amministrazione devono mettere in funzione gli strumenti più idonei a permettere la convivenza in spazi chiusi come gli uffici nel periodo di riapertura, anche se graduale. «Il sistema di sensori ambientali messo a punto – sostiene Ernesto Lombardi, ad per iComfort - permette la raccolta e l’elaborazione dei dati, fornendo allarmi ed informazioni al personale preposto al controllo. In particolare, si può misurare la temperatura corporea in tempo reale con errore di +-0,3 C° per persone a 3 metri di distanza dal sensore, inviando la notifica per mail o sms e segnalazione della foto della persona con temperatura anomala. Allo stesso tempo, viene inviato un Alert audio alla persona appena viene rilevata l’anomalia».
Come si legge nel “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento alla diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 14/3/2020, viene autorizzata, con richiesta di ottemperanza alla norma, la possibilità per il datore di lavoro di procedere alla: rilevazione della temperatura dei dipendenti; mantenimento della distanza sociale nei luoghi indoor; identificazione dei malati.
«Per quanto riguarda il mantenimento del Distanziamento sociale sul luogo di lavoro, noi di iComfort usiamo tecnologie che consentono, per esempio, di analizzare la coda o altro luogo affollato; controllare l’occupazione di uno spazio, sala riunione, bar, piano, rispettando le indicazioni da Covid19; infine, analizzare la distanza tra le persone nella zona sorvegliata, definendo la distanza minima tra persone».
 
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