Compra dei pantaloncini sul web, ma quando arrivano a casa la brutta sorpresa: «Siamo sbalorditi»

Suzanne Baum, giornalista statunitense, su Instagram ha raccontato la propria vicenda. La donna aveva acquistato dal sito di ASOS, un noto brand di vestiti e accessori, dei pantaloncini per il figlio 21enne

Compra dei pantaloncini sul web, ma quando arrivano a casa la brutta sorpresa: «Siamo sbalorditi»
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Martedì 6 Settembre 2022, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 20:29

Aveva acquistato sul web un paio di pantaloncini per suo figlio. I rischi di acquistare online sono molto noti: i tempi di spedizione possono allungarsi e i prodotti possono arrivare difettosi o non arrivare mai a destinazione, solo per citarne alcuni. Quello che una donna non si aspettava era la disgustosa sorpresa all'aprire il pacco una volta ricevuta la consegna.

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Compra pantaloncini sul web, la sorpresa disgustosa

A denunciare il caso è la diretta interessata: Suzanne Baum, giornalista inglese, che su Instagram ha raccontato la propria vicenda. La donna aveva acquistato dal sito di ASOS, un noto brand di vestiti e accessori, dei pantaloncini per il figlio 21enne. Quando è arrivato il pacco, la sorpresa è stata delle peggiori: il figlio di Suzanne l'ha aperto e ha notato subito un forte, cattivo odore. Confermato poi da una macchia sui pantaloncini, dal colore inequivocabile. Lo riporta anche il New York Post.

La rabbia

«Cara ASOS, sono una fedelissima cliente da anni e ho sempre incoraggiato i miei figli più grandi a usare il vostro sito. A mio figlio sono arrivati i pantaloncini che avevamo ordinato, ma quando abbiamo aperto la busta sigillata di plastica abbiamo sentito un certo odore e sul prodotto c'è la prova!» - denuncia Suzanne su Instagram - «Siamo ovviamente sotto choc, sbalorditi e disgustati! Inoltre non avete più l'assistenza clienti e il robot virtuale online non serve a nulla, non riesco a contattare nessuno».
Il post di Suzanne su Instagram è diventato in breve tempo virale, scatenando i commenti degli utenti.

C'è chi non si dice sorpreso e chi invece ammette di essere rimasto ancora più spiazzato degli stessi protagonisti della vicenda. E chi giura: «Dopo questa, non comprerò più da loro per non correre rischi».

La replica dell'azienda

La giornalista ha provato a contattare l'azienda per 6 giorni senza risposta. Un portavoce di ASOS, raggiunto dal Mirror, ha commentato l'increscioso episodio. «Ci scusiamo incondizionatamente con la signora Baum e con suo figlio per l'esperienza che abbiamo avuto. È chiaro che quell'oggetto non rispetta gli standard di qualità che ci aspettiamo» - la replica dell'azienda, a dire il vero un po' surreale - «Stiamo indagando con la squadra del nostro magazzino per capire, urgentemente, cosa sia accaduto. E abbiamo provveduto a rimborsare completamente la spesa, oltre a fornire un nostro voucher».

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