#Aidsisnotdead, Michele Riondino e Gazzelle scendono in campo contro l'Hiv

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di Gustavo Marco Cipolla
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Martedì 27 Novembre 2018, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Una call-to-action per metterci letteralmente la faccia. Il primo dicembre sarà la "Giornata mondiale della lotta contro l'Aids" e, in occasione del World Aids Day, anche Roma è pronta a scendere in campo con una campagna di sensibilizzazione sull'uso del profilattico e, in collaborazione con LILA (Lega Italiana della lotta contro l'Aids), sul tema della prevenzione dal virus Hiv. #Aidsisnotdead, con tanto di hashtag dedicato sui social, è l'iniziativa promossa dal brand internazionale di hair style ContestaRockHair che in tutti i saloni del mondo del marchio, e con una raccolta fondi proprio a favore di LILA, vede quest'anno talenti emergenti del cinema e del panorama musicale italiano (e non) prestare i loro volti nella battaglia contro Aids e Hiv. Gli attori Michele Riondino e Lorena Cesarini, il cantautore romano Gazzelle, L I M, Ramiro Levy e Daniel Plentz dei Selton sono i nomi dei protagonisti di questa edizione della campagna di sensibilizzazione ritratti con condom in mano e t-shirt bianca dal fotografo Matteo Casilli.
 

 

E se i dati sulla diffusione del virus non mostrano ancora segni di rallentamento, non solo in Italia ma anche all'estero e principalmente tra i giovani, l'uso del profilattico rimane il più importante strumento di protezione e prevenzione dall'Hiv. La raccolta fondi per LILA, inoltre, sarà attiva sui canali online e nei beauty store ContestaRockHair a partire dal primo dicembre per tutto il mese e verrà accompagnata dalla distribuzione gratuita dei preservativi. L'iniziativa benefica dalla forte eco mediatica si rivolge soprattutto agli adolescenti e alla nuove generazioni. «La lotta all'Aids non è finita, non è mai finita - spiegano Alessandro Santopaolo e Massimo Bianco, founder e art director di ContestaRockHair - Negli ultimi anni si sono registrate impennate di contagi soprattutto fra i giovanissimi. Si è abbassata la guardia? Non se ne sta parlando abbastanza? Noi siamo qui perché crediamo fortemente in questa campagna perché i giovani possano avere un futuro. Dipende anche da noi!». Non resta quindi che “metterci la faccia”.

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