Medie, è allerta sicurezza a Roma: 8 istituti su 10 non a norma

Medie, è allerta sicurezza a Roma: 8 istituti su 10 non a norma
di Lorena Loiacono
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Domenica 15 Settembre 2019, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 10:39

Otto scuole su 10, a Roma, non sono in sicurezza. Riapre così l'anno scolastico nella Capitale, tra i timori delle famiglie e i lavori mai terminati. O addirittura ancora da iniziare. L'allarme, lanciato dalla Cgil e ripreso poi dai dirigenti scolastici dell'Associazione nazionale dei presidi, pone l'attenzione su quelle carenze nella manutenzione ordinaria che vanno dalle infiltrazioni di acqua dal tetto ai giardini mai messi in sicurezza. Alberi pericolanti e porte dei bagni da sistemare, scuole che chiedono più spazio per accogliere un maggior numero di studenti, ma non vengono ascoltate e controsoffitti che ogni anno vengono giù. Incidenti che mettono a rischio la sicurezza e che, ogni volta, interrompono le lezioni, con trasferimenti delle classi in altre sedi.

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E i disagi per le famiglie sono all'ordine del giorno. L'ultimo caso, lo scorso aprile, quando nell'Istituto comprensivo Margherita Hack, è venuto giù il soffitto all'interno di un'aula: tanto spavento ma nessun ferito, fortunatamente. Anche lì dove i lavori sono iniziati, si fa fatica a vederne la fine. La scuola riparte con spazi chiusi: nell'istituto comprensivo Manin sono ancora in corso i lavori di manutenzione e la mensa non potrà essere disponibile fino al termine degli interventi. E così domani l'uscita è prevista alle 12 mentre dal 17 al 30 i ragazzi resteranno a scuola fino alle 14 ma sempre senza mensa. Non solo, alla Manin mancano all'appello 5 docenti oltre al personale amministrativo che, nella segreteria, è al momento assente. Ma domani la scuola deve riaprire, quindi il dirigente scolastico ha avviato una corsa contro il tempo per portare tutti i docenti necessari in cattedra: disagi in vista nell'organizzazione di una scuola dell'Esquilino che è divenuta punto di riferimento per inclusione e progetti per il territorio.

Per capire le criticità delle scuole, in un territorio tanto vasto come quello dei municipi di Roma, il presidente regionale dell'Anp, Mario Rusconi, aveva chiesto nella primavera scorsa al Comune di compilare una mappa degli istituti con i problemi più urgenti e una lista degli interventi da realizzare prima dell'avvio del nuovo anno. Non è stato fatto. «A Roma ci sono 1.600 edifici scolastici - denuncia  Piergiorgio Benvenuti, ex Presidente di Ama e oggi portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale - che ospitano 504 scuole tra asili nido, infanzia, elementari e medie gestite dal Comune e istituti superiori la cui competenza è di Roma Metropolitana, la maggior parte con criticità strutturali, con  impianti elettrici non a norma, impianti di riscaldamento senza manutenzione, intonaci e soffitti a rischio crollo, bagni non funzionanti. Per non parlare del certificato di antisismicità che risulta assente in 8 scuole su 10. Eppure il Comune dovrebbe avere a disposizione 36 milioni stanziati dalla Regione per le manutenzioni delle scuole e che ancora non ha speso, e che rischia di perdere». Il Movimento ecologista ha raccolto segnalazioni su tutto il territorio della capitale per la presenza, nei pressi delle scuole pubbliche, di cassonetti ancora da svuotare con una periodicità costante. «Per le scuole - continua Benvenuti - ancora non sono state adottate misure di pulizia dei giardini. Anche le disinfestazioni e le derattizzazioni non ci risultano  essere state programmate». Resta il tema della manutenzione del verde: secondo quanto segnalato dalla Cgil, la gestione è di competenza della società Multiservizi che aveva un incarico di 5 anni a partire dal 2010 e che, da allora, viene prorogato di 6 mesi in 6 mesi.
 

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