Scuola, Azzolina: «Il concorso si farà, domani le date». Ma è scontro Pd-M5S: «Rinviarlo a Natale». «No» dei grillini

Scuola, Pd: «Rinviare il concorso a Natale, ingiusto farlo ora»
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Lunedì 28 Settembre 2020, 15:34 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:58

«Il concorso si farà: domani escono le date in Gazzetta Ufficiale». Lo ha annunciato il ministro dell'istruzione, Lucia Azzolina, arrivando alla riunione dei 5 stelle. Il ministro ha messo così un punto alle polemiche all'interno dei partiti di governo (Pd-M5S) seguite all'annuncio del nuovo concorso straordinario per diventare docente di ruolo nelle scuole secondarie. E anche il ministero è certo: il concorso di terrà in sicurezza. Il Miur «ha lavorato nelle scorse settimane per garantire la distribuzione dei candidati nelle aule per tutto il territorio nazionale, procedendo al reperimento di tutte le postazioni necessarie. Ciò eviterà qualsiasi forma di assembramento dei candidati». Nei prossimi giorni sarà altresì emanato un apposito Protocollo, finalizzato ad assicurare lo svolgimento in assoluta sicurezza delle prove. Il concorso straordinario sarà la prima delle tre selezioni che si svolgeranno a partire dalle prossime settimane per l'assunzione a tempo indeterminato di nuovi insegnanti.
 

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Con l'annuncio dell'indizione del concorso erano tornate le polemiche che già avevano scosso la maggioranza prima dell'estate: da una parte la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina - sostenuta dai Cinque stelle - determinata a seguire la strada dei concorsi per il reclutamento del personale, dall'altra LeU, che ha sempre chiesto di fare una selezione per titoli, evitando il concorso, e poi il Pd una parte del quale ha sempre espresso forti perplessità sul concorso, e ora, con i numeri del contagio in aumento e la scuola iniziata in modo non uniforme in tutto il Paese, chiede, per voce della responsabile Scuola Camilla Sgambato, di rinviarne la data in prossimità delle festività di Natale. 

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C'è anche chi, come il senatore Pd Francesco Verducci, dice senza mezzi termini che «è assurdo voler forzare la mano sulla convocazione del concorso» mentre Matteo Orfini (Pd) fa notare che «chi quel giorno dovesse trovarsi in quarantena perderà l'occasione della vita perchè non è stata prevista una finestra di riserva». Queste e molte altre sono le considerazioni anche dei maggiori sindacati della scuola, da sempre contrari allo svolgimento di concorsi in questo momento.

Secondo alcuni calcoli della Uil scuola, per avviare il concorso straordinario andranno istituite 132 commissioni con 660 commissari, ovvero una commissione ogni 500 candidati integrata per ogni gruppo o frazione di 500. Per il concorso ordinario - per il quale non è ancora stata fissata una data - a cui hanno chiesto di partecipare 500 mila persone, e si dovranno organizzare sedi con distanziamento immaginando 30 per ogni aula attrezzata solo per la prova preselettiva. Servirebbero da 10 a 20 mila aule attrezzate e quindi a cascata commissioni e commissari. Tornando al concorso straordinario, la prova avrà una durata di 150 minuti, sarà composta da cinque quesiti a risposta aperta e da un quesito in lingua inglese. I nuovi prof saranno pronti per andare in cattedra l'anno prossimo a settembre anche se, secondo l'accordo firmato l'estate scorsa anche allora dopo un duro scontro nella maggioranza, la loro assunzione verrà retrodatata al primo settembre di quest'anno.

Altolà del M5S

Per lo svolgimento si utilizzeranno non solo le sale informatiche delle scuole coinvolte ma anche le aule universitarie degli atenei che hanno offerto la loro collaborazione. «Il concorso straordinario ora è un errore», dice il leader della FlC Cgil, Francesco Sinopoli, lamentando che l'informativa data oggi ai sindacati sia stata solo un proforma. Maddalena Gissi, segretario della Cisl Scuola accusa il ministero di «altissimo livello di insensibilità» date le difficoltà che già stanno avendo le scuole in questi giorni a corto di spazi e di supplenti.

Pino Turi (Uil) evidenzia come il concorso rappresenti «un altro stress per la scuola.» Neppure la Lega vuole il concorso e Salvini invita il Pd a sfiduciare la ministra Azzolina. Favorevole al concorso invece è Iv. «I candidati dovranno assentarsi da lavoro causando altre ore di didattica in fumo: questo significa non avere a cuore il regolare percorso formativo degli studenti», è la critica della capogruppo di FI alla Camera, Mariastella Gelmini. Solo in Lombardia i candidati sono 16.500 molti dei quali vivono al sud dove hanno avuto in questi giorni una supplenza.
 

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