Scuola, l'Alto Adige riparte per primo: a Milano riaprono gli asili. Tempo pieno a rischio

Scuola, l'Alto Adige riparte per primo: a Milano riaprono gli asili. Tempo pieno a rischio
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Lunedì 7 Settembre 2020, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 00:22

Via alle scuole in Alto Adige, capofila in Italia per l'avvio dell'anno scolastico post Covid. Sono 91.797 in tutto i bambini e ragazzi che questa mattina sono tornati all'asilo e sui banchi di scuola dopo una pausa durata dal marzo scorso, ovvero esattamente sei mesi. Complessivamente gli iscritti fanno registrare quest'anno in Alto Adige un incremento di poco meno di 500 unità, derivanti però dalla differenza fra i quasi 1.000 studenti in più registrati nelle scuole di lingua tedesca e gli oltre 400 in meno registrati nelle scuole di lingua italiana.

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Stabili gli iscritti negli istituti di lingua ladina. Il ritorno a scuola porta con sé nuove sfide proprio a causa delle speciali misure di sicurezza derivanti dalla necessità di prevenire una ulteriore diffusione della pandemia di coronavirus. Quest'anno ci saranno gruppi stabili, misure igieniche estese e speciali precauzioni di sicurezza.

Riaprono le scuole anche a Vo'
Vo', il comune padovano che ha registrato il primo decesso per Covid 19 il 21 febbraio e che per primo in Veneto è entrato nell'incubo del lockdown, ha riaperto oggi le porte ai bambini della scuola per l'infanzia. Lo stesso istituto che aveva ospitato il «laboratorio prelievi» della Croce Rossa per lo studio sui tamponi coinvolgendo l'intera cittadinanza, è stato allestito con banchi e arredi anti-virus. Questa mattina alla spicciolata a partire dalle 8.30, i 19 bambini della prima classe della materna «Gianni Rodari» sono arrivati a scuola accompagnati da un genitore. A loro verranno concessi tre giorni per l'inserimento, poi da giovedì sarà il momento di tutti gli altri piccoli, in tutto 109, e degli altri 200 delle elementari e delle medie.

Milano, 19mila tornano a scuola tra materne e asili nido.
A Milano riaprono scuole materne e asili nido dopo i mesi di stop dovuti al lockdown: sono 19 mila i bambini che da oggi verranno accolti nelle strutture comunali, che diventeranno 30 mila a regime quando saranno terminati gli inserimenti. All'ingresso di scuole materne e nidi è previsto un triage per i piccoli e per il genitore o l'accompagnatore, con la misurazione della temperatura, il gel disinfettante per le mani e la firma del 'patto di corresponsabilità' che impegna anche il genitore a controllare la salute del figlio e a non mandarlo all'asilo se ha sintomi influenzali. Il personale indossa mascherine e visiere protettive. Gli ingressi e le uscite dei piccoli sono scaglionati in base all'orario per non creare assembramenti. «Credo che siamo l'unica grande città d'Italia a riprendere oggi - ha commentato l'assessore a Educazione e Istruzione del Comune, Laura Galimberti, durante un punto con la stampa all'ingresso di un asilo cittadino -. Ci sono state mille cose da organizzare, ci sono percorsi differenziati e degli spazi riservati alle sezioni». Se ci sarà un caso positivo al Covid o uno sospetto non verrà chiusa tutta la scuola materna ma isolata la sezione. «Tutta l'organizzazione è stata immaginata per gruppi di lavoro e sezioni separate, quindi chiuderà eventualmente solo la sezione, se c'è il contagio in atto - ha spiegato l'assessore -. Se c'è solo il sospetto invece il bambino verrà isolato come previsto da una persona adulta in attesa dei genitori che poi faranno tutti i controlli con il medico di famiglia».

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