Sapienza, il caso della cattedra d’oro. «Curriculum falso»: indaga la Procura

Vertice di Odontostomatologia, il Tar ha rilevato irregolarità nei titoli del vincitore

Sapienza, il caso della cattedra d’oro, «Curriculum falso»: indaga la Procura
di Valentina Errante e Giuseppe Scarpa
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Martedì 12 Ottobre 2021, 23:56 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 21:19

Ruota attorno alla cattedra di professore di scienze Odontostomatologiche e maxillo facciali della Sapienza l’inchiesta della procura di Roma. Una posizione ambita e che avrebbe spinto uno dei concorrenti a produrre carte false pur di ricoprirne il ruolo. Questo è ciò che emerge da una denuncia di Luca Testarelli, professore che si è scontrato con chi quella selezione l’ha vinta, Giorgio Pompa.

Sapienza, denunce incrociate per la cattedra


È opportuno sottolineare che le “doglianze” del dottore sconfitto hanno, in parte, trovato conferma in una sentenza del Tar che ha certificato come alcuni titoli presentati da Pompa non coincidevano con quanto rappresentato nel curriculum.

Tanto che i giudici amministrativi hanno imposto alla commissione esaminatrice di rivalutare il solo profilo di Pompa. Dopo il nuovo esame il professore è uscito nuovamente vittorioso. Circostanza che ha mandato su tutte le furie Testarelli che ha deciso di alzare il tiro e denunciare, alla procura della Repubblica, l’intera faccenda. Il magistrato ha aperto a riguardo due fascicoli uno per falso e l’altro per calunnia.


LE TAPPE
Il 17 gennaio 2020 in quattro presentano la loro candidatura per un ambito posto da professore di scienze Odontostomatologiche e maxillo facciali bandito dall’università La Sapienza. Il 15 luglio 2020 la commissione fornisce il suo responso. Pompa può ritenersi più che soddisfatto. 


Testarelli, tuttavia, nel frattempo aveva iniziato una serie di ricerche perché, il curriculum del suo collega, proprio non lo convinceva. «Il professore Giorgio Pompa ha presentato un cv con dichiarazione sostitutiva di possesso di tutti i titoli riportati nella domanda di partecipazione e nel curriculum vitae, falsa», scrive in una minuziosa denuncia il legale di Testarelli, l’avvocato Luigi Ligotti. 
Ecco allora che la decisione della commissione viene impugnata da Testarelli di fronte al Tar del Lazio. È il 14 aprile del 2021. Testarelli ribadisce il concetto del cv falso del collega che gli avrebbe permesso di ottenere il prestigioso incarico. 


A sua volta anche Pompa accusa Testarelli di non aver prodotto titoli corretti. Insomma due denunce incrociate. Arriva, però, il giorno in cui il tribunale amministrativo emette il suo verdetto. La data della sentenza è il 14 aprile del 2021 ed è abbastanza tranchant. «Il ricorso» di Pompa contro Testarelli «deve essere respinto perché infondato» mentre quello di Testarelli nei confronti del vincitore del concorso «è accolto in parte». È un 1 a 0 per chi la cattedra ritiene di averla persa. 


IL TAR
A questo punto, però, come deciso dal Tar la commissione esaminatrice deve passare nuovamente al vaglio i titoli di Pompa. In pratica si dovrà valutare se il suo profilo, ripulito da alcune inesattezze che aveva precedentemente indicato, è comunque sufficiente per dichiararlo vincitore. Chi lo valuta non ha dubbi. Giorgio Pompa viene nominato professore di scienze Odontostomatologiche e maxillo facciali dell’Università La Sapienza.


La decisione non va giù a Testarelli che, di fronte al Tar, si era anche dovuto difendere dall’accusa di aver esibito dei titoli falsi. Accusa che si era, appunto, rivelata infondata. Perciò Testarelli decide di alzare la posta. Denuncia il collega rivale. Adesso l’intera vicenda è nelle mani del pm Fabrizio Tucci che ha aperto due fascicoli a carico di ignoti per falso e calunnia. Al magistrato spetterà il compito di capire se effettivamente il concorso dei presunti cv falsi può considerarsi, o meno, valido.
 

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