Maturità 2022, come cambia l'esame: lo scritto peserà di meno sul voto finale

La seconda prova assegnerà 10 punti, la metà rispetto al 2019. L’orale invece 25

Maturità 2022, prove al via (con lo scritto di italiano) il 22 giugno: firmata l'ordinanza
di Lorena Loiacono
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Lunedì 14 Marzo 2022, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 21:42

Due prove scritte e un colloquio: la maturità torna com’era prima del Covid. A cambiare però saranno i punteggi: il secondo scritto, quello di indirizzo, peserà la metà rispetto a prima. La firma all’ordinanza ministeriale sull’impianto degli esami di Stato è arrivata ieri, dopo settimane di proteste studentesche che chiedevano di non inserire la seconda prova per evitare di penalizzare gli studenti che arrivano all’esame dopo tre anni di scuola trascorsi con la pandemia. Lo scritto di indirizzo ci sarà ma di fatto la sua presenza è stata decisamente alleggerita. Il testo definitivo è giunto solo ieri - proprio per i fatidici 100 giorni alla maturità - in netto ritardo rispetto agli anni passati ma in tempo rispetto a quanto previsto dall’ultima legge di bilancio. 

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L’ESAME

E ora, dopo tanta attesa e altrettante polemiche, l’esame ha preso definitivamente forma: si parte il 22 gennaio alle 8:30 con la prima prova scritta, quella di italiano. Avrà carattere nazionale e gli studenti potranno scegliere tra sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. 
Il giorno dopo si procederà con la seconda prova scritta, quella di indirizzo: le differenze rispetto al passato sono importanti: innanzitutto verterà su una sola disciplina e quindi non sarà “mista” come accaduto invece nel 2019 quando uscirono tracce, ad esempio, al classico con latino e greco insieme o, allo scientifico, con matematica e fisica.

Quest’anno ci sarà latino al classico, matematica allo scientifico ed economia aziendale all’istituto tecnico, settore economico.

Un’altra importante novità riguarda la stesura delle tracce: non saranno uguali in tutta Italia ma cambieranno da scuola a scuola per tenere conto di quanto effettivamente svolto in classe durante i periodi di lockdown e quarantene. Quindi tutti i docenti che insegnano la disciplina del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni di ciascuna scuola, dovranno elaborare tre proposte di tracce entro il 22 giugno. Poi, il giorno della prova, si sorteggerà una sola traccia che sarà uguale per tutte le classi dell’istituto. 

LA NOVITÀ

Ma la novità principale riguarda il punteggio: la tanto contestata seconda prova, infatti, potrà avere un massimo di 10 punti per il voto finale. Fino al 2019 ne aveva massimo 20, il doppio. Perde peso anche il primo scritto, quello di italiano, che passa da 20 a 15 punti. Ci guadagna invece il colloquio che potrà pesare sul voto finale con u massimo di 25 punti, 5 in più rispetto a prima. L’orale inizierà con l’analisi di un materiale scelto dalla Commissione come ad esempio un testo, un documento o un problema, poi si passerà alle competenze di educazione civica, all’analisi di una breve relazione o un lavoro multimediale e infine alle esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, vale a dire l’ex alternanza scuola lavoro. «Abbiamo tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi - ha spiegato il ministro all’istruzione, Patrizio Bianchi - gli studenti non devono avere paura di non farcela. Continueremo a sostenerli, accompagnandoli con tutti gli strumenti a nostra disposizione». Dalle prove potrà arrivare un massimo di 50 punti a cui si aggiungerà il punteggio che deriva dal rendimento degli ultimi tre anni di scuola superiore: massimo 50 punti, per un voto finale che potrà quindi raggiungere 100/100 e sarà possibile assegnare la lode. «Il percorso svolto nel triennio da ciascun candidato - spiega Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi - è stato valorizzato. I ragazzi, guidati dai docenti, potranno percorrere quest’ultima fase del percorso scolastico e prepararsi a un importante momento della vita con tranquillità, sapendo che il punteggio della seconda prova è stato fissato entro limiti ragionevoli». La Commissione sarà composta, come negli ultimi due anni, da sei commissari interni e un Presidente esterno e, sempre in linea con quanto deciso nei due anni della pandemia, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi e lo svolgimento dei Pcto non saranno requisito di accesso alle prove. 

Ai canditati saranno proposte sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. E quindi ci saranno Lingua e cultura latina per il Liceo classico, Matematica per lo Scientifico, Economia aziendale per l'Istituto Tecnico, Settore economico, Indirizzo «Amministrazione, finanza e marketing», Igiene e cultura medico-sanitaria per l'Istituto Professionale, Settore Servizi, Indirizzo «Servizi socio-sanitari». La predisposizione della seconda prova, rispetto agli anni passati quando era nazionale, quest'anno sarà affidata ai singoli Istituti. Entro il 22 giugno i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni d'Esame dovranno elaborare tre proposte di tracce. Tra queste proposte sarà sorteggiata, il giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte. Ô previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l'analisi di un materiale scelto dalla Commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto). Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica. Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell'ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento. La Commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. La valutazione finale resta in centesimi. Per il colloquio, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata. Il ministro ha firmato anche l'ordinanza per l' esame conclusivo della scuola media: sono previste due prove scritte, una di Italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, seguirà un colloquio. La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode. «Siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità ma abbiamo tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai ragazzi», ha commentato il ministro.

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