Luiss, nuovi testimoni di legalità nel progetto dell'università: «Così si batte il crimine»

Premiati ieri i vincitori della V° edizione dell’iniziativa annuale “Legalità e merito”

Luiss, nuovi testimoni di legalità nel progetto dell'università: «Così si batte il crimine»
di Roberta Amoruso
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Martedì 7 Giugno 2022, 00:08

La nuova legalità che va costruita dopo gli effetti della pandemia; le nuove opportunità di crescita da sfruttare, comprese quelle che vengono dal Pnrr; infine, quel senso di inclusione sociale che ora più che mai va sollecitato: tutto ciò richiede fatalmente un Paese unito, testimone di pace e di giustizia a livello internazionale. In un contesto così nuovo, peraltro segnato da un conflitto europeo e quasi globale, il progetto portato avanti dalla Luiss, “Legalità e merito” arrivato ieri alla conclusione della V Edizione, rappresenta un faro cruciale per «trasferire sempre di più ai ragazzi il testimone della legalità», ha sottolineato la vice presidente dell’ateneo romano, Paola Severino, madrina ieri della cerimonia di premiazione di un’iniziativa proprio da lei fortemente voluta cinque anni fa.


I RISULTATI
Tra le novità di questa edizione che ha coinvolto oltre 120 studentesse e studenti Luiss, ambasciatori di legalità, guidati da 28 coordinatori tra assegnisti, dottorandi, ricercatori e tutor che hanno interagito con diciotto Istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale e cinque Istituti penali minorili (Acireale, Bologna, Caltanissetta, Quartucciu e Torino), c’è il coinvolgimento di tre Uffici di servizio sociale per i minorenni, a Roma, Trieste e Palermo. Poi c’è il nuovo legame tra università e sport, confermato in questa occasione dalla presenza nell’Aula Magna di Viale Pola dell’amministratore delegato della As Roma, Pietro Berardi. «Il merito nella legalità dello sport deve diventare un’abitudine di vita», ha aggiunto Severino. E c’è di nuovo anche il contributo dello sportello “consueling” per il reinserimento sociale delle donne detenute aperto a Rebibbia con il sostegno della Fondazione Severino. 


Dunque il successo dell’iniziativa è certificato dall’impegno per «la diffusione dei valori capaci di generare inclusione e sicurezza sociale», ha detto nel suo messaggio la ministra della Giustizia Marta Cartabria. Mentre il richiamo del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, presente ieri come la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, è per la fruttuosa e necessaria partecipazione dei giovani a una nuova trasformazione con «l’assunzione di responsabilità di chi sa che la sua libertà si basa su quella degli altri».

Ma anche il peso di una «nuova giustizia sociale» sottolineato dal vice presidente del Csm, David Ermini, la legalità come «nuova questione nazionale» indispensabile per non disperdere le risorse del Pnrr e la cultura come antidoto anti-criminalità richiamato dal Procuratore nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, preoccupato della difesa del Pnrr, hanno fatto da cornice alla presentazione delle idee, video, rappresentazioni, interviste costruite dai ragazzi in mesi di lavoro. Progetti, tutti, in cui emerge quel senso di comunità evidenziato dal presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, che dà una speranza di un futuro anche a chi è rimasto indietro. 


I VINCITORI
Cura, coscienza, confronto. E ancora: protezione, radici, riscatto, sostenibilità, rinascita e reintegrazione. Sono solo alcune delle parole chiave, emerse dai progetti presentati ieri. Progetti che parlano di tutela ambientale e traffico dei rifiuti, di mentalità mafiosa, immigrazione e lotta delle donne contro la camorra. «Motivo di orgoglio» per la Luiss, ha sottolineato Severino, alla luce di un bilancio che parla della creazione di «una staffetta generazionale fatta di impegno civile, ascolto e dialogo tra giovani provenienti da mondi diversi ma accomunati dal desiderio di cambiare e di credere con fiducia in un futuro migliore, partendo dalla consapevolezza che rispetto delle regole e promozione del merito percorrono strade parallele». Quattro quest’anno i lavori a salire sul podio. Al primo posto, «Seguimi, io ti seguo», video prodotto dai ragazzi dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Trieste. Secondi classificati, a pari merito, l’Istituto penale per i minorenni di Quartucciu, in provincia di Cagliari, con il video «La partita della legalità», e l’Istituto «Raffaele Piria» di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria con «L’olio della legalità». Al terzo posto l’Istituto «Leopoldo Pirelli» di Roma con il video «Soldi facili per problemi difficili». Due le borse di studio assegnate dal main partner dell’iniziativa, Lottomatica per frequentare un corso Luiss. E ben 22 le borse invece riconosciute dall’università per la partecipazione alla Summer School. Un premio al merito, ovviamente.
 

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