​Scuole, corsi di recupero nel caos. E molte li rinviano

Scuola, corsi di recupero nel caos. E molte scuole li rinviano
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 2 Settembre 2020, 00:33 - Ultimo aggiornamento: 11:37

Hanno una o più insufficienze in pagella e devono necessariamente recuperarle, ma molti non sanno come e quando si svolgeranno i corsi con i loro docenti. C’è anche chi è già pronto alle lezioni online e chi, invece, dovrà aspettare l’inizio della scuola. In tutto sono circa mezzo milione i ragazzi che dovranno sistemare un brutto voto, un’insufficienza trascurata tra i banchi oppure una triste eredità lasciata dalla didattica online. Inevitabilmente le lezioni a distanza, andate avanti con grandi difficoltà da marzo a giugno, non sono state semplici da seguire e per molti ragazzi qualche argomento è andato perduto. Ed ora bisogna rimboccarsi le maniche. Ma sono pochi gli alunni che, ieri mattina, sono tornati in classe per i corsi di recupero in presenza.

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Il 1° settembre, infatti, è stato il grande giorno della riapertura: dopo 6 mesi di chiusura, con il blocco della didattica in presenza, il personale scolastico è tornato negli istituti. Non tutti i docenti, ovviamente, ma una parte. Sono rientrati per avviare la programmazione delle lezioni, sistemare gli orari e organizzare i collegi dei docenti. C’è da rivedere le aule e da indicare i percorsi di sicurezza, necessari per evitare che i flussi di studenti si incontrino. Ma tante scuole stanno ancora cercando nuovi spazi aggiuntivi e restano in attesa dei nuovi arredi. Tutto questo, adesso, si svolge in una corsa contro il tempo per arrivare puntuali alla data di inizio: il 14 settembre. Anche se non sarà la stessa per tutti, visto che cresce il fronte delle Regioni che vogliono posticipare la prima campanella spostandola dopo l’election day. Uno slittamento visto come una boccata di ossigeno anche per sistemare quello che ancora non è pronto.

E allora, in questo caos, i corsi di recupero partono a singhiozzo, solo dove possibile e per lo più in modalità online. Allo storico liceo classico Mamiani di Roma le lezioni in presenza iniziano oggi, sfruttando le aule più grandi su cui l’istituto può contare. E ieri sono tornati tra i banchi, per seguire i corsi, anche i ragazzi dell’Istituto tecnico Avogadro di Torino. Ma si tratta di eccezioni. C’è anche chi, come il liceo classico Giulio Cesare di Roma, farà le lezioni per i piani di apprendimento in parte in presenza e in parte a distanza. Molto dipende spesso dal numero dei ragazzi che bisogna coinvolgere: se si tratta di piccoli gruppi, da 5 studenti, è più semplice farli in presenza. Ma se è necessario far partecipare l’intera classe, per recuperare argomenti che con la didattica a distanza sono stati tralasciati, la situazione si complica. E per le scuole è più semplice adottare la modalità online, sfruttando la piattaforma che gli alunni già conoscono.

Non tutti sono riuscitI a organizzarsi per tempo, soprattutto perché in pieno allestimento anti-Covid, c’è da fare i conti con il metro e con gli interventi di edilizia che si sono resi necessari per ampliare lo spazio a disposizione. E’ così, ad esempio, all’Istituto Savoia-Benincasa di Ancona dove per gli studenti del liceo scientifico, del liceo linguistico ed dell’istituto tecnico sono partiti i corsi di recupero ma solo online, per tutti. La maggior parte quindi, per i corsi in presenza, ha deciso di attendere: si faranno per lo più dopo l’inizio della scuola, da fine settembre quindi. Si svolgeranno anche di mattina, per armonizzare il ripasso con i nuovi argomenti, coinvolgendo tutti i presenti. Dove possibile, compatibilmente con l’orario stravolto dalle misure anti-Covid, potranno essere organizzati anche i rientri pomeridiani ma si tratta di misure da rivedere, una volta che tutte le classi saranno tornate regolarmente in presenza.

L’incertezza sul futuro dei corsi, investe la metà degli alunni che devono recuperare: secondo un sondaggio di Skuola.net, il portale dedicato agli studenti, quasi 1 ragazzo su 2 non ha ancora ricevuto indicazioni dal proprio istituto sulla data di inizio e la modalità di svolgimento. Resta in attesa di sapere come tornerà sui libri e, probabilmente, dovrà attendere fino all’inizio dell’anno scolastico in presenza. L’altra metà invece, vale a dire quei ragazzi che hanno già ricevuto le indicazioni dalla scuola su come si svolgeranno i corsi, sta già riaccendendo il computer: in quasi 6 casi su 10, infatti, si procederà anche con le lezioni a distanza. In modalità mista o esclusivamente online. E così la scuola, con il recupero, riparte da dove si era fermata: a distanza.
 

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