La Nasa si prepara a riportare i suoi astronauti sulla Luna entro dieci anni: preceduti da lander e robot, trasformeranno il nostro satellite in un grande laboratorio spaziale dove fare scienza, il primo banco di prova in vista della conquista di Marte. Lo ha annunciato l'amministratore capo dell'agenzia spaziale americana, Jim Bridenstine, in una conferenza stampa al Kennedy Space Center intitolata #Moon2Mars, in cui ha illustrato i futuri programmi di esplorazione spaziale finanziati per il 2020 con un budget di 21 miliardi di dollari, «uno dei più consistenti mai registrati».
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L'attesa per l'evento era palpabile, tanto che lo stesso Buzz Aldrin, il secondo uomo ad aver calpestato il suolo lunare 50 anni fa con la missione Apollo 11, aveva annunciato su Twitter: «ci aspetta un grande giorno». E Bridenstine non ha deluso. «Questa volta andremo sulla Luna per rimanerci», ha detto il capo della Nasa. «Entro il prossimo decennio andremo sulla Luna con nuove tecnologie e sistemi innovativi per esplorare più luoghi sulla superficie lunare di quanti siano stati visitati finora». E ha aggiunto: «iniziando già da quest'anno con una serie di piccole missioni commerciali verso la Luna, impiegheremo nuovi lander, robot e infine persone entro il 2028 per fare scienza su tutta la superficie lunare».
Il ritorno sulla Luna con un programma sostenibile sarà il primo banco di prova per la Nasa, che però guarda già a Marte. Nel budget è infatti pienamente finanziata la missione Mars2020, che dovrà riportare a Terra un campione del Pianeta Rosso. Secondo quanto riferito da Bridenstine, il rover trasporterà anche un elicottero per l'esplorazione di Marte.
Nasa: l'uomo di nuovo sulla Luna entro dieci anni. I lander faranno da apripista

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Lunedì 11 Marzo 2019, 19:06
- Ultimo aggiornamento: 20:10
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