Il 2020 non è solo l'anno della Covid-19. È anche l'anno del sorpasso "del peso": la massa dei materiali prodotti dall'uomo (come gli edifici, le strade e le macchine) ha superato quella della biomassa vivente (come gli animali e le piante). A dirlo è una stima dei ricercatori dell'Istituto israeliano Weizmann per le scienze che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature.
Sui due piatti della bilancia, ora, ci sono 1.100 miliardi di tonnellate di materiali prodotti dall'uomo e 1.000 miliardi di tonnellate di massa naturale.
Dalla prima rivoluzione agricola gli esseri umani hanno dimezzato la biomassa vegetale, attraverso cambiamenti nell'uso del suolo come l'agricoltura e la deforestazione. Gli studiosi hanno notato come all'inizio del ventesimo secolo, la massa degli oggetti prodotti dall'uomo era pari a circa il 3% della biomassa totale, mentre oggi la massa prodotta dall'uomo supera la biomassa globale complessiva.
Durante questo periodo, la biomassa complessiva è leggermente diminuita, mentre la massa antropica è aumentata rapidamente. Ciò significa, secondo gli studiosi, che per ogni persona che si trova nel pianeta, ogni settimana viene prodotto più del loro peso corporeo in oggetti di fabbricazione umana.
I cambiamenti nella composizione di questa massa corrispondono a tendenze costruttive specifiche, come il passaggio dall'uso di mattoni al cemento negli edifici a partire dalla metà degli anni Cinquanta e l'uso dell'asfalto per la pavimentazione stradale negli anni Sessanta.
Se le tendenze attuali dovessero continuare a questi ritmi, la massa generata dall'uomo dovrebbe superare i 3.000 miliardi di tonnellate entro il 2040.