Giorgio Parisi premiato con il Nobel della Fisica: «Ora l'Italia finanzi la ricerca». Mattarella: un onore per il Paese

Divide il premio con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann, che hanno ottenuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale

Giorgio Parisi premiato con il Nobel della Fisica: «Ora l'Italia finanzi la ricerca». Mattarella: un onore per il Paese
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Martedì 5 Ottobre 2021, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 10:58

Giorgio Parisi, fisico romano che ha studiato i sistemi complessi, ha vinto il premio Nobel per la Fisica assegnato stamattina. Divide il premio con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann, che hanno ottenuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale. Parisi è un fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei. L'accademia che assegna i Nobel lo ha premiato «per i contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi complessi e per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria».

Parisi: «L'Italia finanzi la ricerca sul serio»

«Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità», ha detto Parisi in collegamento con l'Accademia delle Scienze di Stoccolma. «Tanti altri ricercatori italiani avrebbero meritato il Nobel» - ha invece raccontato all'Ansa. Nel giorno in cui ha avuto il più ambito dei riconoscimenti scientifici Giorgio Parisi pensa a tanti suoi colleghi, a partire dal fisico con il quale si è laureato. «Il Nobel sarebbe dovuto andare anche a Nicola Cabibbo, mi dispiace che le scelte della Fondazione Nobel non siano andate in questa direzione. Il Nobel è un riconoscimento importante per la scienza italiana, che avrebbe potuto prendere svariati Nobel nella fisica e in altre discipline. La ricerca è estremamente importante per creare il futuro ed è importante che la ricerca in Italia sia finanziata sul serio. Spero - ha aggiunto - che questo sia un buon momento per investire sulla ricerca perché questo significa investire sui giovani».

Nell'anno passato a ottenere il premio erano state le scoperte sui buchi neri del fisico americano Andrea Ghez, dell'inglese Roger Penrose e del tedesco Reinhard Genzel.

Ieri quello per la Medicina è stato assegnato a David Julius e Ardem Patapoutian per le loro scoperte sui recettori per la temperatura e il tatto. Domani sarà il giorno della Chimica, poi Letteratura, Pace ed Economia. A causa del Covid, i premi non vengono ritirati direttamente a Stoccolma ma i vincitori lo ricevono direttamente a casa.

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I premi Nobel "italiani"

Finora sono 20 i Nobel assegnati a italiani fin dalle origini del premio. Dei 20 riconoscimenti, 12 sono quelli scientifici e di questi 5 quelli per la Fisica, 6 per la Medicina e uno per la Chimica. Fra i 20 premiati le donne solo due: Grazia Deledda, per la Letteratura nel 1926, e Rita Levi Montalcini, per la Medicina 60 anni più tardi, nel 1986. L'ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per la Chimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta.

Le reazioni

Soddisfazione anche da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha espresso grande soddisfazione per il premio vinto da Giorgio Parisi. 

«È una giornata storica per l'Italia e per questo voglio dire un grande "grazie" a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti»: è il commento del ministro dell'Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, subito dopo l'assegnazione del Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi. «Dire "complimenti" al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non. «La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa - ha concluso - oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi».

«Davvero una grandissima notizia. #Nobel», ha commentato Enrico Letta su Twitter. «Che gran bella notizia!», l'esultenza del ministro della Salute, Roberto Speranza. «Orgogliosi della ricerca italiana premiata a Stoccolma. Le nostre più sincere congratulazioni a Giorgio Parisi per il suo Nobel della Fisica!», il commento dell'Istituto superiore di sanità (Iss).

 

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