Luca Parmitano in diretta da Houston, dai girini all'Alzheimer ai raggi cosmici: tutti gli esperimenti della missione Beyond sognando la Luna e Marte

Luca Parmitano in diretta da Houston, dai girini all'Alzheimer ai raggi cosmici: tutti gli esperimenti della missione Beyond sognando la Luna e Marte
di Paolo Ricci Bitti
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Lunedì 20 Luglio 2020, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 14:00

In diretta da Houston l'astronauta Luca Parmitano illustra i risultati degli esperimenti condotti per conto dell'Agenzia spaziale italiana durante la missione Beyond che l'ha visto in orbita sull'Iss dal luglio dell'anno scorso a febbraio.
L'appuntamento di oggi cade proprio nel 51° anniversario della conquista della Luna e sempre il 20 luglio, del 2019, decollò da Bajkonur proprio la missione dell'Agenzia spaziale europea guidata dal 43enne colonnello pilota catanese, divenuto non solo il primo italiano ad avere la responsabilità del comando della stazione spaziale internazionale ma anche l'europeo che ha vissuto più a lungo nello spazio: 366 giorni 23 ore e 30 minuti grazie alla missione Volare nel 2013 e appunto a Beyond.  

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Parmitano ha inoltre compiuto quattro Eva, attività extraveicolari (le "passeggiate spaziali") di enorme complessità e fatica per rimettere in sesto il cacciatore di particelle cosmiche Ams-02, tanto che la Nasa le ritiene le più complicate e importanti dal tempo di quelle usate per la riparazione del telescopio Hubble.

(guarda da Youtube)

 

 


Gli esperimenti italiani della missione Beyond

Si tratta di NutrIss, Acoustic Diagnostic, Amyloid aggregation, Lidal, Xenogriss, Mini-Euso.


Durante la missione Beyond abbiamo battuto ogni record di attività extraveicolari (Eva) sulla Stazione Spaziale Internazionale, ne abbiamo realizzate ben e non era mai accaduto. A sottolinearlo è stato l'astronauta italiano dell'Esa, Luca Parmitano, nel corso del collegamento in diretta da Houston con l'Agenzia Spaziale Italiana in cui è stato presentato un bilancio dei risultati degli esperimenti selezionati dall'Asi e condotti dall'astronauta durante i suoi 200 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Tra queste, ha ricordato Parmitano, quattro attività extraveicolari sono state necessarie per le nuove batterie al litio, una per riparare un sistema elettrico andato in avaria e 4 per riparare Ams (il cacciatore di materia oscura) e tutte queste Eva «rappresentano un record assoluto e sarà difficile da battere». Parmitano ha inoltre sottolineato che anche le ore «dedicate alla scienza sulla Iss, agli esperimenti scientifici, sono state superate» durante la missione, «abbiamo battuto anche il record che era stato determinato nella missione precedente alla nostra» ha aggiunto l'astronauta.

La strada che porterà l'uomo su Marte «è assolutamente una scelta di politica e di policy delle grandi agenzie spaziali tra cui c'è l'Agenzia Spaziale Italiana». Così l'astronauta italiano dell'Esa, Luca Parmitano, nel corso del collegamento in diretta da Houston con l'Agenzia Spaziale Italiana. Parmitano ha evidenziato che per arrivare sul pianeta rosso, le Agenzie spaziali «devono assolutamente mettersi d'accordo per decidere quando arrivare su Marte, pianeta mille volte più lontano della Luna, quindi si incrementa il peso del progetto». «Si tratta di creare la base per una aggregazione globale che porti nelle prossime decadi su Marte. Se riusciamo in questi dieci anni ad andare sulla Luna, allora arriveremo anche su Marte» ha affermato.

«Qualsiasi sarà il mio futuro come astronauta lo affronterò con entusiasmo ed siccome in questa decade» l'obiettivo sarà «andare sulla Luna, da parte mia c'è volontà e desiderio ad andare anche sulla Luna». Risponde così ai giornalisti l'astronauta dell'Esa Luca Parmitano riguardo un suo possibile coinvolgimento in una missione su Marte, parlando da Houston in collegamento con l'Asi. «Io faccio l'astronauta di professione ed il sogno di un astronauta è di volare nello spazio. Ogni missione ha il suo valore, un suo appeal innegabile» sottolinea Parmitano. «Il mio compito -chiarisce - non è dire se sarò io ad andare su Marte, ma dire se sono la persona giusta. Qualsiasi sarà il mio futuro come astronauta lo affronterò con entusiasmo».

Marte
«Se entro una decade riusciremo ad andare sulla Luna nel prossimo quarto di secolo credo che diventi possibile andare su Marte», ha detto l'astronauta durante il collegamento da Houston organizzato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Esa, per presentare i risultati degli esperimenti italiani realizzati durante la sua missione Beyond dell'Esa. Portare l'uomo su Marte, ha aggiunto, «è una scelta politica, le grandi agenzie spaziali tra cui italiana devono fondamentalmente mettersi d'accordo su un progetto valido, si tratta di creare la base per un aggregamento globale che porti nelle prossime decadi l'uomo su Marte». È importante però fare un passo alla volta: «sono convinto che il progetto lunare ha la priorità, è un passo indispensabile dell'esplorazione interplanetaria».
Alla domanda se vuole andare sulla Luna, Parmitano ha osservato: «Io faccio l'astronauta di professione e il sogno di ogni astronauta è volare nello spazio, ma il mio compito è essere la persona giusta per la prossima missione, che sia di breve durata, di lunga durata, sulla Luna o da un'altra parte, qualsiasi sarà il mio futuro lo affronterò». Tuttavia per quanto riguarda la Luna «da parte mia c'è la volontà di dare ogni contributo possibile a questo progetto».



Cygnus
«È aumentato con l'approdo della navetta Cygnus il volume della Iss costruito in Italia» ancora una volta a «riprova delle capacità ingegneristiche italiane nelle attività spaziali». Così l'astronauta italiano dell'Esa, Luca Parmitano, nel corso del collegamento in diretta da Houston con l'Agenzia Spaziale Italiana in cui è stato presentato un bilancio dei risultati degli esperimenti selezionati dall'Asi e condotti dall'astronauta durante i suoi 200 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Luca ha riferito che durante la missione Beyond «sono attraccate sulla Stazione Spaziale Internazionale tre navette da carico, una giapponese, una navetta Dragon, e ne abbiamo rilasciata un'altra». Ma, ha sottolineato Parmitano, «in particolare è arrivata per la prima volta la versione lunga della navetta Cygnus, una navetta molto interessante per noi italiani perchè la sua struttura pressurizzata è stata costruita in Italia ed ha avuto un carico pagante molto, molto largo». «Con l'aggiunta di questo grosso volume sotto il Nodo 1 della Iss, la parte di stazione costruita nel nostro Paese si è notevolmente ampliata» superando «il 40% volume della Iss costruito in Italia».



L'ASI
Ogni attività svolta nello spazio è un mattoncino nella costruzione del nostro futuro. A scandirlo è stato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, aprendo il collegamento, dalla sede dell'Asi, con l'astronauta italiano dell'Esa Luca Parmitano che si trova a Houston. Sono molto orgoglioso del lavoro che ha svolto Luca« ha sottolineato Saccoccia che ha così dato il via alla prima conferenza in cui si presentano i risultati degli esperimenti selezionati dall'Asi e condotti dall'astronauta durante i suoi 200 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale per la missione Beyond.
 

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