Fusione nucleare, gli Usa annunciano la svolta storica. «Fonte di energia pulita che rivoluzionerà il mondo»

La segretaria al dipartimento americano per l'Energia, Jennifer Granholm, ha annunciato ufficialmente il traguardo raggiunto

Fusione nucleare, gli Usa annunciano la svolta storica: la reazione genera più energia di quella necessaria per innescarla
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Martedì 13 Dicembre 2022, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:07

«Una svolta storica», «un passo che potrebbe rivoluzionare il mondo»: così i dirigenti americani, ufficializzando il risultato in una conferenza stampa a Washington, hanno definito l'esperimento di fusione nucleare in un laboratorio della California che per la prima volta ha prodotto più energia di quella necessaria per innescarla. In pratica il Santo Graal dell'energia pulita, inesauribile e a basso costo. Come avere «il sole in una stanza», dato che si è trattato di riprodurre il processo che avviene nella stella madre del sistema solare. Qualcuno l'ha già ribattezzata la scoperta del secolo, anche se ci vorranno almeno 30 anni per il suo utilizzo a scopo commerciale, a causa di enormi difficoltà scientifiche e tecnologiche.

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La svolta

«Questo è un risultato storico per i ricercatori e lo staff della National Ignition Facility che hanno dedicato le loro carriere a vedere l'innesco per fusione diventare realtà, e questo punto di svolta sprigionerà altre scoperte», ha osservato con orgoglio la segretaria al dipartimento Usa dell'energia, Jennifer Granholm. «È un'importante svolta scientifica che porterà a progressi nella difesa nazionale e nel futuro dell'energia pulita», ha aggiunto. «Un tremendo esempio di ciò che la perseveranza può ottenere», ha sottolineato Arati Prabhakar, direttore dell'ufficio per la scienza e la tecnologia della Casa Bianca. «Si tratta di una delle sfide più significative mai affrontate dall'umanità», le ha fatto eco Kim Budin, direttrice del laboratorio nazionale 'Lawrence Livermorè, dove il 5 dicembre scorso è avvenuto con successo il test che fa la storia. 

La stessa Budin ha però messo in guardia che ci vorrà molto tempo prima di arrivare ad una svolta anche industriale dell'esperimento.

A suo avviso probabilmente non 50 o 60 anni ma prima: «Questa è stata una accensione, per una sola volta, di una capsula ma per ottenere l'energia commerciale da fusione c'è bisogno di molte cose. Bisogna essere in grado di produrre molti eventi di innesco per fusione per minuto e bisogna avere un robusto sistema di elementi di trasmissione per realizzarli. Ma con sforzi e investimenti concertati, e alcuni decenni di ricerca sulle tecnologie necessarie, saremo nella posizione di costruire una centrale elettrica». Marc Adams, vice amministratore per i programmi di difesa della 'National Nuclear Security Administration', ha fornito una descrizione dell'esperimento tenendo in mano un cilindro simile a quello usato in laboratorio. 

 

In breve, gli scienziati hanno puntato 192 laser potentissimi su un combustibile contenuto nel cilindro per fondere due nuclei atomici leggeri in uno più denso, generando 3,15 megajoules di energia contro i 2,05 megajoules usati per 'spararè i raggi. Ma per un uso commerciale, sarà necessario costruire una centrale che produca abbastanza energia per alimentare i laser e ottenere l'innesco in modo continuo. In questo modo sarà possibile avere un'energia illimitata, pulita ed economica che in un solo colpo potrebbe consentire di ridurre l'inquinamento, frenare il cambiamento climatico, garantire lo sviluppo dei Paesi più poveri. E mutare i rapporti di forza nella mappa geopolitica, ridimensionando il potere di Paesi la cui economia dipende in gran parte dall'export di combustibili fossili, come la Russia e i Paesi del Golfo.

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