In questi giorni l'Europa è nella morsa di una bolla rovente che sta facendo registrare temperature record in tutte le città dell'area ovest del continente. Il motivo? Una strana combinazione climatica, con un'anomalia nella corrente del Golfo e un "fiume di calore" proveniente dal Sahara. A spiegarlo è Peter Wadhams, glaciologo britannico e autore di "Addio ai ghiacci", bestseller internazionale sul cambiamento climatico.
Caldo estremo, perché? C'è un fiume di calore nel Sahara
Come spiega l'esperto, il caldo record di questi giorni è dovuto al fatto che «si sommano due effetti».
Quest'estate sarà la più fresca dei prossimi anni
Wadhams ricorda anche che questa estate sarà la più fresca dei prossimi anni. Secondo lo scienziato infatti, il cambiamento climatico sarà progressivo e quindi ogni anno verranno supererati i record di quello precedente: «Non credo ci sarà una nuova normalità. Perché questo implicherebbe una stabilizzazione del clima. Invece le ondate di calore diventeranno sempre più frequenti e i record di temperatura continueranno a essere battuti».
L'esperto afferma infatti che se le cause che provocano il surriscaldamento del pianeta, come le emissioni di Co2 responsabili dell'effetto serra, rimarranno invariate l'innalzamento delle temperature proseguirà. E avrà effetti devastanti sugli ecosistemi e le forme di vita in tutto il pianeta oltre che sui nostri sistemi economici e socio-politici. «Purtroppo, almeno in Gran Bretagna, questa è vista come un'ondata di caldo temporanea che produce temperature record e gite al mare. Nessuno sta prendendo in seria considerazione i danni causati, le probabili tendenze future al peggioramento, gli impatti economici e psicologici. Temo che perché il clima venga considerata una vera crisi ci vorrà un gran numero di morti».
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