I ricercatori dell'Università di Oxford, in Inghilterra, hanno recentemente pubblicato i risultati di uno studio che mette in dubbio la concreta esistenza della vita extraterrestre. In particolare, quello che emerge dai dati è l' "eccezionalmente rara" condizione attuale della vita sulla Terra. Soprattutto per quanto riguarda gli esseri umani.
L'evoluzione della vita
Da quando si è sviluppata la vita sulla Terra, il processo evolutivo ha attraversato diversi step, che gli esperti hanno denominato "transizioni evolutive". In particolare, attraverso alcuni processi la vita si è stratificata ed è divenuta gradualmente più complessa, partendo da forme di vita più primordiali, fino ad esseri viventi come gli animali e l'uomo. Ed è proprio sul numero delle diverse fasi necessarie, o transizioni, che i ricercatori si sono voluti soffermare: ed è qui che è entrato in gioco il cosiddetto paradosso di Fermi.
La statistica
Gli studiosi si sono avvalsi di una tecnica statistica denominata "analisi bayesiana", grazie alla quale sono stati relazionati altri eventi accaduti sul pianeta. Di questi è stata calcolata - di nuovo - la probabilità: ne è emerso che i passaggi che la vita avrebbe dovuto compiere per arrivare allo stadio attuale, erano numerosi e molto complessi. E il fatto che alcune transizioni si siano verificate una sola volta in miliardi di anni (come l' evoluzione della vita da procariotica ad eucariotica, per esempio), suggerisce che le probabilità siano davvero basse. Si è trattato, in alcuni casi, di autentici miracoli che difficilmente potrebbero ripetersi frequentemente nel resto del cosmo.
Some of our researchers have worked with over 50 institutes to develop the science goals & instrumentation design to enable Ariel, exoplanet explorer, to survey a diverse sample of around 1000 planets outside our own solar system 🪐https://t.co/9KPowwDPvP
— University of Oxford (@UniofOxford) November 21, 2020