All’ingresso in aeroporto, il software di riconoscimento facciale identifica i passeggeri e li abbina al volo prenotato. E al posto del passaporto, il battito del cuore. Trolley? Obsoleti. Ci pensa la stampante 3D a rifornire i vacanzieri di un guardaroba ad hoc. Le previsioni su come saranno i viaggi tra cinquant’anni sembrano dialoghi da un film di fantascienza. E invece sono il risultato di una ricerca di esperti, accademici, futurologi e consulenti aziendali cui la compagnia aerea low cost easyJet ha chiesto di studiare come ci sposteremo e come andremo in vacanza nel 2070. E i risultati, sorprendenti, dalla prenotazione della vacanza, all’aeroporto, dall’esperienza di volo all’alloggio, sono pubblicati nel “The Future Travel Report”.
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