Scuola e divieti, dal piercing ai capelli colorati cosa è vietato negli istituti italiani. Gli studenti: «Assurdo»

Mercoledì 29 Marzo 2023, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 14:34

Il vestiario

Quella del vestiario è una delle questioni più dibattute negli istituti italiani. Secondo i risultati della ricerca di Skuola-net, meno di 2 alunni su 5 (ovvero il 38% circa) hanno affermato di essere liberi di indossare in classe ciò che ritengono più opportuno. Tutti gli altri invece, seppur con varie sfumature, hanno riferito di un “dress code” scolastico: per il 26% dei casi, questo è stato stabilito da una circolare. A un altro 33% veniva invece “suggerito”, in via generica, di "vestirsi in modo sobrio". Infine, solo al 3% è stata imposta una sorta di uniforme scolastica vera e propria. Indicazioni che, messe in fila, perseguono gli obiettivi di ridurre quantità di pelle e tatuaggi esposti al pubblico.

Ci sono poi periodi dell’anno in cui i presidi innalzano il livello di attenzione sull'outfit adottato dai propri studenti. Un altro sondaggio di Skuola.net, condotto sul finire dello scorso anno scolastico su un campione di 1.500 alunni di scuole medie e superiori, ha evidenziato come con l'arrivo della primavera i divieti sull’abbigliamento diventano ancora più pressanti. Ad esempio, circa 6 studenti su 10 dovevano fare attenzione a come e quanto scoprivano le gambe - con shorts, bermuda o gonne - e più della metà di loro doveva fare attenzione anche alla parte superiore del corpo, limitando l’uso di top, magliette corte o canottiere.

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