Laila El Harim, 40enne morta martedì mattina in un incidente sul lavoro nell'azienda 'Bombonette' di Camposanto (Modena) sarebbe morta sul colpo, una volta trascinata e schiacciata dal macchinario che stava utilizzando in quel momento, una fustellatrice. È quanto emerge dai primi risultati dell'accertamento autoptico disposto dalla procura di Modena. La donna sarebbe deceduta a causa di fratture craniche e alle vertebre.
Laila morta sul lavoro, sul telefonino aveva segnalato i guasti. E c'è un secondo indagato
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Sul telefonino di Laila foto del macchinario
Sul suo telefonino erano conservate le immagini della fustellatrice, il macchinario per sagomare imballaggi nel quale ha trovato la morte, forse per documentarne presunti malfunzionamenti. Al compagno confidava le preoccupazioni per quella macchina che ogni tanto «non andava». Sono elementi che emergono nella vicenda di Laila El Harim, l'operaia morta martedì mattina in un'azienda del Modenese, e sui quali farà luce l'inchiesta della Procura di Modena, aperta per omicidio colposo, che oltre al legale rappresentante della Bombonette di Camposanto indaga ora anche una seconda persona, il nipote del primo indagato, delegato alla sicurezza dell'azienda.
Laila, 40enne è morta intrappolata nella macchina su cui lavorava che sapeva difettosa. Lascia una bimba di 4 anni. #LailaElHarim pic.twitter.com/ZA9ee1byCm
— Jo Squillo (@JoSquillo_) August 7, 2021
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