Elezioni Regionali Lazio e Lombardia, governo al test: alle urne un italiano su 4. I candidati e come si vota

Domenica 12 Febbraio 2023, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 08:30

I CANDIDATI

Vietato sbagliare, dunque. Per questo fino a venerdì sera i nove candidati in campo (quattro nel Lazio, cinque in Lombardia) hanno girato il territorio in lungo e in largo, a caccia dell’ultimo voto. Per la Pisana si fronteggiano Francesco Rocca (ex presidente della Croce rossa in lizza per il centrodestra), Alessio D’Amato (assessore uscente alla Sanità, sostenuto da Pd, Terzo Polo, +Europa e Verdi-Sinistra) e Donatella Bianchi (giornalista, presidente del Parco delle Cinque terre, in corsa per M5S e Polo progressista). Ma sono in campo anche le outsider Rosa Rinaldi (Unione Popolare) e Sonia Pecorilli (Pci).

Poco meno affollata la corsa al Pirellone. Per il centrodestra tenta il bis il governatore uscente Attilio Fontana (leghista, sostenuto anche da FdI, FI e Noi moderati): deve vedersela con Pierfrancesco Majorino, eurodeputato Pd, sostenuto anche dai Cinquestelle. Corre da solo invece in questo caso il Terzo polo, che schiera l’ex sindaca di Milano ed ex presidente Rai Letizia Moratti. Completa il quadro Mara Ghidorzi, per Unione popolare.

Si vota in un turno unico (oggi, dalle 7 alle 23, e domani dalle 7 alle 15), senza ballottaggio. Dunque vince chi arriva primo, sia nel Lazio che in Lombardia. L’elettore ha diverse opzioni: si può tracciare una croce solo sul nome del candidato presidente preferito (il voto non si estende alle liste collegate), oppure soltanto sul simbolo di una lista (in questo caso il voto vale anche per il candidato governatore collegato), o sul candidato presidente e una lista collegata. Ma è anche possibile scegliere un candidato presidente e una lista diversa da quelle che lo sostengono: è il cosiddetto voto disgiunto, a cui nelle ultime ore hanno fatto appello gli aspiranti governatori del centrosinistra, che puntano a incassare il sostegno (almeno parziale) degli elettori terzopolisti in Lombardia e pentastellati nel Lazio.
Se nessuno dei nomi in campo otterrà più del 50% +1 uno dei voti, poco male: sia alla Pisana che al Pirellone è prevista la possibilità di un premio di maggioranza per il primo classificato, che scatta a determinate condizioni (fino a dieci seggi “premio” nel Lazio, fino a 48 seggi “garantiti” su un totale di 80 in Lombardia).

© RIPRODUZIONE RISERVATA