Il primo pensiero è andato al generale Kirilo Budanov, capo del Gur, il temibile servizio segreto ucraino. In fondo aveva avvertito: sapremo colpire molto in profondità. In tanti hanno ricordato quelle minacce quando il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha annunciato: «La notte scorsa il regime di Kiev ha tentato di colpire la residenza del Cremlino del presidente della Federazione russa con velivoli senza pilota». Tradotte queste parole, significano una sola cosa, gravissima: gli ucraini hanno (avrebbero) tentato di assassinare lo Zar, lanciando dei velivoli senza pilota a guida remota dritti sul suo ufficio. I droni sarebbero stati messi fuori uso dai “servizi speciali russi” grazie all’uso di radar elettronici.